16 Febbraio 2024

Corsi di formazione fantasma, sospeso amministratore di Alto Calore

Oltre all'amministratore dell'azienda, individuate 14 persone accusati di aver ricevuto denaro per corsi che non sono stati mai eseguiti

Foto ufficiale Guardia di Finanza

Guardia di Finanza

CORSI DI FORMAZIONE FANTASMA – Nella mattinata odierna, il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino ha notificato un’ordinanza di applicazione. Si tratta di una misura interdittiva personale della sospensione dall’esercizio del pubblico servizio.

L’ordinanza disposta dalla Procura della Repubblica, è volta all’Amministratore Unico dell’Alto Calore Servizi S.p.A. e di un dipendente addetto alla segreteria del presidente. La società svolge il pubblico servizio idrico integrato per i Comuni della Provincia Irpina e in parte di quella sannita.

Corsi di formazione fantasma: i fatti

Per l’Alto Calore Servizi S.p.A. pende attualmente procedura di concordato preventivo innanzi al Tribunale di Avellino, incardinata dopo l’istanza di fallimento avanzata da questo Ufficio. Questo a seguito dell’accertamento, nella presente fase di indagine, di un’esposizione debitoria di circa 150 milioni di euro nell’anno 2021.

Emessa dal Giudice l’ordinanza per le indagini preliminari di Avellino nell’ambito del procedimento penale riguardante i corsi di formazione professionale. I corsi erano dedicati al personale dipendente, ed erano svolti negli anni 2019, 2020 e 2021. Inoltre, erano finalizzati a far acquisire maggiori conoscenze tecnologiche.

Si tratta di corsi di formazione professionale per i quali la società ha goduto, mediante compensazione, dei crediti di imposta. Questi crediti, previsti dalla legge del 27 dicembre 2017 n. 205 (“Formazione 4.0”) avevano un ammontare complessivo di €632.000,00.

Le indagini e le accuse

L’attività di indagine era partita all’indomani delle denunce di dipendenti della società. Avevano informato l’A.G. della loro mancata partecipazione a detti corsi formativi pur comparendo negli elenchi dei discenti. Le denunce hanno consentito di accertare l’effettiva inesistenza dei suddetti corsi.

In dettaglio, gli indagati sono complessivamente quattordici persone. Tra di essi sono presenti anche dipendenti dell’Alto Calore e rappresentanti legali delle ditte fornitrici. Le accuse sono le seguenti: il peculato, l’emissione e l’utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti, l’indebita compensazione tributaria aggravata per l’inesistenza dei crediti compensati e il falso in bilancio. Le accuse sono tutte aggravate per l’abuso e la violazione dei doveri inerenti al pubblico servizio.

Fonte: COMUNICATO STAMPA

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