20 Maggio 2024

Sant’Antimo, nasce centro antiviolenza dedicato a Giulia Tramontano

L'inaugurazione avverrà domani, 21 maggio. Saranno presenti i genitori di Giulia, le istituzioni e tanti giovani

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Giulia Tramontano, omicidio GIULIA TRAMONTANO

SANT’ANTIMO CENTRO ANTIVIOLENZA GIULIA TRAMONTANO – Il femminicidio di Giulia Tramontano e del suo piccolo Thiago ha scosso tutta l’Italia. Il processo è ancora in corso ma il suo ricordo rimane vivo nelle menti degli abitanti della sua città Natale, Sant’Antimo.

Per questo motivo, il comune ha deciso di istituite un centro antiviolenza in suo ricordo. Verrà inaugurato domani, martedì 21 maggio, alla presenza dei genitori di Giulia e di tanti giovani.

Sant’Antimo, centro antiviolenza in memoria di Giulia Tramontano

Il centro fa parte di una serie di eventi de “La città invisibile”, finanziato dalla Città metropolitana di Napoli. Fino al 6 giugno prossimo verranno proposti incontri, musica, cultura e arte nel segno della coscienza civile.

Il centro sorgerà in un’area del comune che garantirà maggiore privacy e tutela alle vittime, dove sarà presente un bellissimo murale di Trisha Palma, artista che ha scelto di rappresentare Giulia immersa nei tulipani che sbocciano. La donna racconta: “Erano i suoi fiori preferiti E poi ho scelto di rappresentare Thiago come un cardellino, simbolo di libertà”.

All’esterno della struttura ci sarà anche un altro murale che verrà realizzato da Luca Carnevale, un altro artista simbolo. Atteso anche il contributo dell’artista Lello Esposito, che donerà una scultura al neonato centro antiviolenza.

Le parole di Franco Tramontano e della viceprefetta Gabriella D’Orso

Franco Tramontano, padre di Giulia, ha rilasciato queste dichiarazioni ai microfoni di Sky tg24:

La speranza è che nessuno, nessuna donna, nessun bambino, nessun uomo, abbiano bisogno di ricorrere a un centro di aiuto. Affinché il sangue versato da tante Giulia non sia stato versato inutilmente, invano. Tutto il lavoro fatto dalla struttura commissariale è stato fatto perché le vite spezzate di Giulia e Thiago non siano dimenticate. Giulia rappresenta la maternità, lotta per il proprio bambino prima ancora di darlo alla luce. Giulia era alla ricerca delle verità, per la quale ha rischiato la propria vita.

La viceprefetta Gabriella D’Orso, invece, spiega la finalità del progetto:

La città invisibile è un progetto che ci ha intrigato e coinvolto per mille motivi fin dalla sua elaborazione. Abbiamo voluto lanciare dei semi di cultura qua e là, sperando che possano germogliare. La musica barocca nelle chiese per valorizzare un patrimonio architettonico che merita di essere conosciuto e valorizzato; il coinvolgimento delle scuole per stimolare l’amore verso il bello nei ragazzi. L’obiettivo è creare una rete dove tutti dialogano con tutti e la città ne beneficia in termini di solidarietà e crescita

Fonte: Sky tg24

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