Sanità Campania, 24enne al quinto mese di gravidanza colpita da emorragia cerebrale: medici salvano madre e figlia
Sanità Campania – Spesso si sente parlare di casi di malasanità in Campania: si tratta di casi che fanno discutere ed indignare e sui quali è giusto non cada alcun velo di silenzio, per restituire giustizia a quanti abbiano effettivamente subìto danni evitabili.
Ma, accanto ad essi, è giusto parlare anche delle eccellenze che la regione vanta tra le fila del proprio personale sanitario, medico e paramedico, che tutti i giorni si trova ad operare scelte difficili per salvare la vita dei cittadini.
Giunge oggi in redazione la bella storia di Francesca e Gioia.
Francesca, 24enne al quinto mese di gravidanza, era stata ricoverata presso l’ospedale Cardarelli di Napoli, proprio qualche giorno prima di Natale.
La giovane donna aveva sintomi preoccupanti:
Come spiega il direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia e Stroke Unit, Valentino Manzo, “aveva un’afasia e un iniziale disturbo motorio al braccio e alla mano destra, nonostante la giovane età abbiamo pensato subito ad uno stroke ischemico”.
Il sospetto ha purtroppo trovato conferma dai risultati della risonanza magnetica, cui la paziente è stata immediatamente sottoposta per verificarne la causa dei disturbi.
Il primario dell’Unità Operativa Complessa di Neuroradiologia Mario Muto ricorda quei terribili momenti:
“La situazione era molto complessa. Ulteriori indagini hanno poi evidenziato una malformazione vascolare arterovenosa. Quando una malformazione di questo tipo sanguina, il rischio di un’emorragia entro sei mesi, o al massimo un anno, è del 30%. Avevamo l’obbligo di intervenire”.
La paziente è stata operata due giorni dopo, dopo un’attenta ed accurata pianificazione dell’intervento, che doveva ridurre al minimo l’invasività, per non provocare danni al nascituro.
A pochi giorni dal delicato intervento, eseguito dal dott. Muto e dalla sua équipe, Francesca ha potuto far rientro nella propria abitazione, in buone condizioni di salute, dal marito e dal primo figlio, Emanuele.
Tra qualche mese nascerà la coraggiosa Gioia Maria.
La 24enne salvata dai medici spiega:
“Abbiamo scelto questo nome anche come gesto di devozione. Ci si lamenta spesso di una sanità che non funziona, ma la mia storia dimostra come anche in un momento così drammatico si possa avere fiducia nei medici e negli infermieri dei nostri ospedali“.
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