29 Agosto 2015

San Giorgio: si sente male, ma nessuno lo soccorre

Un trentenne di San Giorgio a Cremano si sente male nell’area di servizio, ma nessuno gli presta soccorso

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Un giovane trentenne di San Giorgio a Cremano si è sentito male ieri sera nell’area di servizio Masseria Est tra Portici e San Giorgio a Cremano.

Non era né ubriaco né sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ciononostante nessuno dei passanti, a dispetto delle strade affollate fra esodo di fine agosto e controesodo di settembre, si è degnato di dargli una mano.

Il tutto è accaduto intorno alle 23, quando il giovane è stato costretto a fermarsi alla stazione di servizio dopo aver accusato un malore intestinale che lo aveva colto mentre era alla guida del suo veicolo. Non appena l’uomo ha aperto lo sportello, però, il malore gli ha provocato il vomito ed uno svenimento, che gli hanno fatto sbattere la testa contro il finestrino, lasciandolo per giunta privo di sensi.

L’urto violento ha provocato anche la fuoriuscita di sangue e diverse contusioni al viso, ma nonostante la situazione, il giovane ha dovuto attendere di risvegliarsi da solo e raggiungere con le proprie gambe il vicino ospedale di Frattamaggiore, dove i medici gli hanno diagnosticato una potente gastroenterite senza ulteriori conseguenze.

Medicato, il giovane è potuto tornare a casa e le sue contusioni sono state fortunatamente dichiarate guaribili in pochi giorni, ma nonostante ciò il disinteresse e l’indifferenza nei confronti di una persona in difficoltà lasciano basiti.

Viviamo evidentemente in un epoca dove ormai non c’è più rispetto per il prossimo, per la vita e per le difficoltà, ed è tutto una gara a chi riesce a pensare di più a sé stesso. In un paese, per giunta, nel quale la parola ruspa è divenuta uno strumento per raccattar voti a scapito delle sofferenze di chi soffre.

Lo abbiamo visto nel caso dei barconi che ogni giorno arrivano da zone di guerra carichi di disperati contro i quali gli italiani medi si sdegnano non perché quelle sono persone stanno male, ma perché devono stare “a casa loro”, non qui a rubarci il lavoro. Non stupisce, quindi, che la stessa indifferenza si denoti verso un giovane in crisi a due passi dalle nostre case, a San Giorgio come in ogni altro comune napoletano.

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