24 Novembre 2016

Il rompicapo dei campioni: complicata la qualificazione

Il rompicapo dei campioni. Il Napoli riesce a complicare una qualificazione agli ottavi che dopo due giornate sembrava decisamente abbordabile, rendendo intricato e persino troppo appassionante un girone che non sembrava dover presentare grosse sorprese.

[ads1]

E’ la coppa dei Campioni, e, per certi versi, è bella proprio per questo, per la sua imprevedibilità. Però il Napoli, quello che un centravanti ce l’aveva, sembrava poter dominare il proprio girone.

Da quando Milik si è infortunato, la squadra di Sarri non è più riuscita a ritrovarsi. Eppure non è che abbia perso un fenomeno, ma solo un buon giocatore, uno che ha grande prospettiva, ma non certo un top player, eppure, certezze e brillantezza, fluidità nelle giocate, sono evaporate al punto che, con il Natale alle porte, sembra già di poter archiviare come fallimentare questa stagione.

Perché se è vero che in campionato il Napoli ha la stessa media realizzativa dello scorso anno, è altrettanto vero che 16, dei suoi 23 goal, li ha fatti quando Milik c’era.

Si potrebbe sostenere che il Napoli non è stato, in estate, in grado di cautelarsi con l’acquisto di una terza punta di ruolo, che Gabbiadini non è un centravanti, ma nessuno poteva immaginare che il bergamasco subisse una tale involuzione.

Si può giocare fuori ruolo quanto si vuole, ma questo non giustifica certe prestazioni, una tale incapacità di impattare sulla gara, è pur sempre un attaccante, seconda punta, esterno, ma comunque un attaccante, non è che prima faceva un altro mestiere…

Stesso discorso per Lorenzo Insigne, che sembra un altro rispetto allo scorso anno, sconvolto, quasi, per la partenza di Higuain, al punto che non riesce a stare in piedi. 

Incredibile, ieri, l’occasione sciupata dal napoletano, che al momento di presentarsi davanti al portiere avversario, inciampa in una zolla come il più goffo e impaurito dei pivelli.

Paradossalmente gli azzurri sono ancora primi nel girone, insieme ad un Benfica capace di farsi rimontare tre goal dal Besiktas. 

Ridicolo parlare di biscotto, perché la sciagurata impresa rischia di eliminare i portoghesi: ammesso che i turchi riescano a vincere in Ucraina contro la Dinamo, a loro volta gli andalusi saranno costretti a battere i partenopei.

Anche un pareggio qualificherebbe gli uomini di Sarri.

Eppure regna un certo pessimismo nell’ambiente azzurro, perché questo sembra avere la trama di un film già visto tante volte, perché con la coppa dei Campioni non abbiamo mai avuto grossa fortuna, perché il Napoli ha un insuperabile talento a complicare il pane, a resuscitare i cadaveri.

E’ come quei buoni dei film che stanno per uccidere il cattivo e all’ultimo desistono sempre, per una ragione che non è mai chiara, così da lasciare aperta la porta per il sequel. 

Il sei dicembre sarà una bataglia, non si torna più indietro, non ci saranno altre possibilità, quasi due settimane per prepararla, sarà l’ennesima occasione per dare un senso a questa stagione, per svoltare, sperando che questa squadra si riveli davvero pronta per un palcoscenico così prestigioso.

[ads2]