Roberto Burioni sulla Variante Delta:”Valutare obbligo vaccinale”

Preoccupa la variante Delta e Roberto Burioni pensa all’obbligo vaccinale. Intanto il governo pensa a come fermare i contagi

ROBERTO BURIONI SU VARIANTE DELTA – Non è ancora finita e lo stato d’allerta va ancora mantenuto: la pandemia dovuta al covid non si è ancora arrestata del tutto, anche se i vaccini hanno dato un aiuto fondamentale.

A preoccupare, al momento, è quella variante Delta che si è fatta strada – prepotentemente – anche nel nostro Paese. Qualche giorno fa il virologo dell’università Vita – Salute del San Raffaele di Milano Roberto Burioni aveva twittato a riguardo: “Se come pare la variante Delta ha un R0 tra 8 e 10 bisogna che la politica prenda seriamente e velocemente in considerazione l’obbligo vaccinale per tutti o si rischia grosso. Il virus non è più quello che abbiamo conosciuto, è diventato molto più pericoloso”.

A tale proposito il Governo italiano sta pensando a nuove misure che possano evitare l’incremento dei contagi nel Paese. Queste alcune di queste:

• Green Pass solamente dopo seconda dose di vaccino (e non già alla prima)
• Quarantena di 5 giorni per chi torna da Paesi considerati a rischio alto
• Numero fisso di tamponi per le Regioni
• Aumentare controlli sul distanziamento e uso della mascherina

Draghi e i suoi stanno però pensando seriamente a delle misure che garantiscano le maggiori libertà possibili ma soprattutto che diano sicurezze in termini di salute. Il green pass, probabilmente, verrà utilizzato non solo per stadi, concerti, banchetti ma anche per altri eventi: il governo vorrebbe ampliare la lista dei luoghi dove servirà mostrarlo.

Per le mascherine rimane l’obbligo di indossarle al chiuso e in ambienti aperti laddove si creino assembramenti.

Gli esperti, però, stanno ipotizzando un cambio nel calcolo dei parametri per classificare le nuove fasce di rischio: appunto per questo motivo, alcune regioni, potrebbero ritornare in fascia gialla.