Rione Toiano, giustizia per Spike
Rione Toiano. La storia di Spike è la storia di un cane randagio amato dall’ intero quartiere che è stato ammazzato crudelmente.
A due anni di distanza da quel violentissimo atto contro il cane di rione Toiano, l’associazione animalista «Meta» e il comitato di quartiere «Giustizia per Spike» proseguono l’azione giudiziaria intrapresa, e ieri mattina sedevano tra i banchi dell’aula giudiziaria dove è iniziata l’udienza per l’uccisione del cane, numerosi i presenti che con magliette bianche con la scritta «giustizia per Spike» hanno testimoniato la vicinanza dell’intero quartiere di rione toiano alla triste vicenda di Spike.
«A chi dice che la nostra iniziativa può sembrare eccessiva —affermano gli attivisti — rispondiamo che la civiltà passa anche attraverso il rispetto per l’esistenza di un animale e quindi chi ha compiuto un atto così barbarico deve assumersi le proprie responsabilità. È giusto indignarsi anche per un cane».
Il 6 luglio del 2014 Spike dopo aver tentato di accoppiarsi con una cagnetta è stato cosparso di benzina e materiale infiammabile e arso vivo. Sfuggito dalle mani del fautore del vile atto fu ritrovato agonizzante nell’aiuola dove soleva risposare.
I carabinieri di Pozzuoli riuscirono a individuare il sospetto che venne denunciato da due anziani, marito e moglie. Il prossimo 30 giugno verranno interrogati i testimoni che ieri non si sono presentati. Un processo esemplare, quello che si sta svolgendo, stando alle norme vigenti, infatti, il maltrattamento o l’uccisione di animali, per crudeltà o senza necessità risultano reati punibili con una pena che va dai quattro mesi ai due anni di reclusione.
Gli animalisti e i cittadini di Pozzuoli parlano di « una condanna esemplare, sarebbe — dicono — la prima del genere in Italia. Così finirebbero anche le vessazioni e le violenze gratuite a danno di tanti randagi».
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