29 Ottobre 2025

Riforma Esame di Maturità 2026: ecco cosa cambierà

Esame di Maturità 2026, riforma approvata: l'orale trona obbligatorio e decisivo. Chi fa scena muta al colloquio sarà bocciato

Immagine di repertorio

Riforma Esame di Maturità 2026

L’Esame di Maturità cambia nuovamente: ecco cosa si modificherà dal 2026. Con la conversione da parte del Parlamento del decreto dello scorso settembre sono legge le nuove misure volute dal ministro Giuseppe Valditara. La prima cosa a cambiare sarà il nome: da Esame di Stato, ora tornerà ad essere Esame di Maturità anche nei diplomi e nei documenti ufficiali.

La prova orale non verterà più su tutte le materie, ma solo su quattro discipline scelte ogni anno dal ministro entro il 31 gennaio insieme alla materia della seconda prova scritta. Questo cambiamento, secondo il ministro, favorirebbe lo sviluppo di un colloquio più approfondito e il rischio che le altre materie vengano trascurate da febbraio in poi sarebbe scongiurato dall’importanza del voto di ammissione nella formazione del voto finale di Maturità (questa regola non cambierà).

Addio al documento della commissione per l’orale, ma sarà ancora presente la parte legata all’educazione civica e ai percorsi Pcto che però si chiameranno «formazione scuola-lavoro».

Da giugno 2026, però, sarà più complesso raggiungere un voto molto alto o la lode, perché il numero dei crediti aggiuntivi sarà ridotto da cinque a tre. Diminuisce anche il numero di commissari: non saranno più sette ma cinque. Saranno presenti un presidente esterno come due dei commissari, gli altri due saranno scelti tra gli insegnanti della classe.

Esame di Maturità 2026, non sarà possibile fare scena muta

Dopo le proteste di studenti che lo scorso giugno hanno fatto scena muta all’orale, con la nuova riforma non si potrà scegliere di non svolgere una prova. Chi farà scena muta al colloquio, infatti, sarà bocciato.

Il ministro Valditara ha parlato di «svolta importante» e ha sottolineato anche la presenza in questa legge di nuovi provvedimenti legati alla scuola: si renderà strutturale il percorso 4+2, istituti tecnici più Its; la carta docente sarà prevista anche per 190 precari con contratto annuale; saranno più stringenti le norme per la sicurezza nei viaggi di istruzione e saranno accantonati 240 milioni per il contratto e i commissari d’esame sono incentivati alla formazione con tre milioni di euro.

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