Rider rapinato a Napoli, bloccati i soldi della raccolta fondi
Rider rapinato a Napoli, GofundMe blocca gli 11 mila euro della colletta per ricomprare lo scooter a Gianni Lanciato, accertamenti in corso
GofundMe ha bloccato gli 11 mila euro raccolti in poche ore e destinati a Gianni Lanciato, derubato negli scorsi giorni mentre svolgeva il suo lavoro a Napoli. I soldi non sono dunque ancora arrivati al rider napoletano perchè la piattaforma americana sta verificando l’obiettivo della colletta. Secondo i colleghi di Fanpage, la piattaforma di crowdfunding starebbe indagando di fronte a una colletta organizzata in così breve tempo.
Inoltre, nei giorni scorsi, sono venuti fuori alcuni dettagli che hanno fatto innalzare il livello di attenzione verso la colletta per il rider. In particolare, è venuto a mancare lo scopo della raccolta fondi per il rider Gianni, in quanto gli agenti della Polizia di Stato hanno rinvenuto lo scooter poche ore dopo. In tutto sono 6 i ragazzi sotto accusa per la rapina al rider napoletano, come vi abbiamo già raccontato nei giorni scorsi.
Il secondo elemento che ha messo in guardia la piattaforma di crowdfunding è il comportamento dei promotori della raccolta fondi. Vincenzo Perrella, cioè colui che ha pubblicato il video della rapina al rider, ha improvvisato una specie di conferenza stampa per “dare” i soldi a Gianni. Con lui c’erano anche Vincenzo Galasso e Giorgio Mascitelli, volti noti nell’ambiente dei neomelodici.
Ecco il post che Vincenzo Perrella, titolare di un’agenzia di viaggi a Casalnuovo, pubblicò pochi istanti dopo: “Il gran cuore dei napoletani ha permesso che la cifra lievitasse minuto dopo minuto come determinante è stata la donazione di 2.500 euro effettuata dal terzino esterno della Lazio Mohamed Fares. Alla notizia dell’importo totalizzato, Gianni ha deciso non solo di perdonare i 6 ragazzi del folle gesto ma di devolvere metà dell’importo alla Fondazione Cannavaro Ferrara e di dare una mano a quei giovani che si sentono abbandonati a loro stessi senza futuro o meta da raggiungere.
Ecco il corto-circuito e l’inizio dei controlli sulla colletta
A quel punto, il rider Gianni, che ha riavuto il suo scooter, ha rifiutato la somma di denaro. Inoltre, Francesco Emilio Borrelli si è speso in prima persona per assicurargli un posto di lavoro dignitoso. Quindi per ora i soldi raccolti per il rider napoletano sono bloccati. E’ possibile che le cifre tornino a chi aveva gentilmente partecipato alla raccolta fondi.
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