14 Giugno 2020

Regione Campania, completato lo screening sulle commissioni d’esame: nessun positivo

De Luca

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Regione Campania, completato lo screening con tamponi sulle commissioni d’esame e sul personale scolastico: nessun positivo

Regione Campania: completato lo screening di tamponi su tutto il personale impegnato negli Esami di Stato.

Pochi giorni fa il Presidente della Regione Vincenzo De Luca aveva annunciato l’avvio del piano Scuola Sicura, che prevedeva uno screening di massa con tamponi per il personale docente e non.

Alla vigilia dell’insediamento delle Commissioni nelle scuole della Campania i test sono stati completati.

Gli Esami di Stato partiranno Mercoledì 17 ma già da domani inizieranno le prime riunioni del personale addetto in vista del maxi colloquio, unica prova prevista per la maturità di quest’anno.

Il totale del personale da sottoporre a screening è stato di 21.345 persone.

Il totale del personale sottoposto a tampone su base volontaria è stato di 12.862 persone.

La percentuale di adesione, invece, è stata del 60,3 per cento.

Nessun positivo è stato trovato.

De Luca, per l’occasione, ha dichiarato:

“Lo screening per i commissari degli esami di maturità e per tutto il personale scolastico è stata una iniziativa unica in Italia.

E’ la prima operazione del programma che proseguirà in vista dell’apertura del nuovo anno scolastico, e che prevede il monitoraggio sanitario del personale docente e non docente per dare tranquillità alle famiglie. E’ una scelta della Regione, ne siamo orgogliosi, ed è un atto di responsabilità e di rispetto per tutto il mondo della scuola che ha vissuto momenti difficili in questi mesi e che ha registrato l’impegno straordinario del corpo docente e del personale a cui va la gratitudine della nostra regione”.

Non è mancata una nota di opposizione nei confronti delle linee adottate dalla Ministra dell’Istruzione Azzolina:

“Come è del tutto evidente, la nostra è una posizione opposta a quella del Ministro dell’Istruzione, che ancora una volta dimostra atteggiamenti o irresponsabili o provocatori verso i docenti e le famiglie. Un ministro che propone l’apertura dell’anno scolastico il 14 settembre, per chiudere poi tre giorni, poi riaprirle e richiuderle ancora, in qualunque Paese civile sarebbe invitato a dare le dimissioni. Lavoreremo nei prossimi giorni, per quello che sarà possibile, per evitare questa vergogna”.

 

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