24 Ottobre 2017

Il Reddito di Inclusione (REI) è legge

reddito

Il Reddito di Inclusione è legge con la pubblicazione in G.U. del decreto legislativo n.147 del 15/9/17

Nella Gazzetta Ufficiale n. 240 del 13/10/17 è stato pubblicato il Decreto legislativo n. 147 del 15 settembre 2017 .  Si conclude, così, il percorso di attuazione del Reddito di inclusione, la nuova misura unica di contrasto alla povertà.

Dal 1° dicembre 2017, le famiglie in possesso dei requisiti familiari ed economici previsti potranno richiedere il REI presso il proprio Comune di residenza. In linea generale, il REI prevede un sostegno economico (per un massimo di circa 485 euro mensili) accompagnato da servizi per l’inclusione sociale e lavorativa.

Il sostegno varia in base al numero dei componenti il nucleo familiare e alle risorse di cui la famiglia dispone. Il beneficio viene concesso dall’INPS che, con una propria Circolare, renderà disponibili il modulo di domanda e ulteriori istruzioni operative.

LE SOGLIE D’ACCESSO AL REDDITO DI INCLUSIONE:

Il beneficio economico dipenderà dalla differenza tra il reddito familiare e una soglia, che è anche la soglia reddituale d’accesso.

Il reddito familiare è quello «disponibile» adottato a fini ISEE: per ottenerlo, dal reddito lordo si sottraggono, tra l’altro, le spese per l’affitto e il 20% del reddito da lavoro dipendente (massimo 3.000€).

I beneficiari sono individuati sulla base dell’ISEE e delle sue componenti reddituali e patrimoniali. La soglia ISEE è fissata a 6.000 euro.

Per chi è beneficiario di SIA (Sostegno per l’inclusione attiva) e ASDI (Assegno di disoccupazione) dal 1° gennaio 2018 si vedrà sostituti questi sostegni con il REI.

A decorrere dal 1° novembre 2017 la richiesta per il SIA non potrà più essere presentata. Coloro che stanno già beneficiando del SIA continueranno a percepire il relativo beneficio economico per tutta la durata e secondo le modalità previste.
Se i beneficiari del SIA soddisfano anche i requisiti per accedere alla nuova misura, potranno richiedere la trasformazione del SIA in REI.

I BENEFICIARI

Sulla base delle soglie d’accesso prima identificate, i beneficiari sono inizialmente individuati tra i seguenti nuclei familiari:

  • almeno un figlio minorenne
  • un figlio con disabilità (anche se maggiorenne)
  • una donna in stato di gravidanza
  • una persona di 55 anni o più in condizione di disoccupazione (a seguito di licenziamento, ecc.).

Il REI prevede l’erogazione del sostegno economico solo condizionatamente all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa.

E’ un percorso in cui i servizi in rete – sociali, socio-sanitari e centri per l’impiego, prioritariamente – si fanno carico dei cittadini più fragili e questi si impegnano  – si “attivano” – nei comportamenti che gli vengono richiesti. Al sostegno monetario, quindi, si accompagna un vero e proprio patto, in cui si individuano obiettivi e risultati attesi.

La regia è affidata al servizio sociale, nella logica della rete integrata dei servizi e del pieno coinvolgimento del Terzo settore, delle parti sociali e di tutta la comunità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.