Reddito di cittadinanza, respinte 240000 domande
Reddito di cittadinanza: sono oltre 200000 le domande respinte ai cittadini italiani. Circa 50000 quelle messe in "stand by"...
Reddito di cittadinanza – La guerra atta a identificare i “furbetti” del rdc è cominciata a gennaio e la battaglia sarà portata avanti in maniera significativa dal Governo Meloni, che non ha alcuna intenzione di concederlo a quei soggetti che non siano ritenuti “inabili al lavoro”.
L’istituto nazionale di previdenza, nella mattinata di oggi, ha intanto diffuso i dati relativi ai primi mesi del 2022, sottolineando come su circa 1.290.000 domande pervenute ve ne siano quasi 300000 a rischio: di queste, 240.000 rischiano di saltare perché i dichiaranti non risiedono in Italia o hanno dichiarati dati fasulli, 50000 sospese e sottoposte ad ulteriori controlli.
Ma come ha agito l’INPS? Stando a quanto si legge su “Il Mattino“, l’ente avrebbe effettuato una serie di controlli centralizzati sulla sussistenza dei requisiti previsti dalla legge, affiancato da verifiche ex post a cura delle sedi territoriali sulla veridicità delle dichiarazioni. Grazie a dei controlli maggiori, è stato possibile individuare un maggior numero di soggetti fraudolenti, cui è stato sospeso l’incentivo.
Appare dunque assai improbabile che la misura del reddito di cittadinanza possa esser elargita con l’elasticità degli ultimi anni a partire dal 2023. La guerra ai trasgressori era già stata dichiarata e ora gli scenari sembrano essere più definiti che mai.
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