Proverbi di Natale napoletani- I modi di dire più conosciuti
Come ogni festività importante anche il Natale ha i suoi proverbi. Scopriamo insieme quelli più famosi e i loro significati
Tanti sono i proverbi napoletani sul mese più freddo dell’anno e sul Natale. Questa bella festività, ormai alle porte, è protagonista di vari detti legati al cibo, al clima e alle varie tradizioni.
Scopriamo insieme i modi di dire partenopei più conosciuti sulle feste di Natale!
- “Addo’ ‘e fatte Pasche llà faje Natale”
Questo proverbio è molto conosciuto e letteralmente significa: “Dove hai fatto Pasqua lì fai pure Natale” e, quindi, dove fai primavera, fai anche l’inverno.
Può essere facilmente interpretato in questo modo: se una persona si è cacciata in una certa situazione perché gli portava vantaggio, trascurando il resto, nel momento in cui le cose si complicheranno dovrà arrangiarsi da sola. Gli altri, a quel punto, non saranno lì ad aspettare.
- “A Natale tutte scurzetelle, a Pasca tutte mullechelle”
Si tratta di un modo di dire legato alle tradizioni culinarie napoletane delle due feste comandate.
A Natale, infatti, si mangia molta frutta secca, lasciando ovviamente i gusci (le scurzetelle), mentre a Pasqua si consumano maggiormente i dolci (che lasciano le mullechelle).
- “Chi magna a Natale e pava a Pasca, fa ‘nu buono Natale e ‘na mala Pasca”
“Chi mangia a Natale e paga a Pasqua farà un buon Natale ed una cattiva Pasqua”: questo modo di dire si riferisce alla tenenza ad indebitarsi.
Si può interpretare così: chi fa debiti adesso, comunque prima o poi dovrà pagarli e si ritroverà comunque a dover gestire una situazione complessa.
- “Doppo Natale, famma e friddo”
Questo proverbio , invece, probabilmente si riferisce ai periodi in cui in inverno scarseggiava il cibo. Letteralmente significa: “dopo Natale, fame e freddo”.
- “‘E ssòvere ‘e Natale: s’ arrappeno ma nun se magneno”
Quest’altro modo di dire partenopeo rimanda ad un frutto invernale: le sorbe, simili ai gelsi.
A Natale, quindi quando fa molto freddo, queste bacche si aggrinziscono, ma, nonostante ciò, non sono ancora pronte per essere mangiate.
Fuor di metafora, il proverbio suggerisce che per fare qualcosa o per prendere un decisione occorre attendere che i tempi siano davvero maturi.
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