14 Aprile 2022

Proteste lavoratori Whirlpool, crocifissi davanti alla Prefettura

Fonte foto: Radio Onda d'Urto.org

lavoratori whirlpool crocifissi

Flashmob per Pasqua dei lavoratori Whirlpool: dopo trentatré tavoli istituzionali, come gli anni di Gesù, si presentano crocifissi davanti al Palazzo della Prefettura

Proteste lavoratori Whirlpool crocifissi – Trentatré, come gli anni di Cristo. Questo è il numero di tavoli istituzionali ai quali gli ex lavoratori Whirlpool di Napoli al quale hanno partecipato. Dei passi in avanti dal licenziamento sono stati fatti: a luglio di quest’anno potrebbe partire il progetto di formazione che li aiuterebbe a ricollocarsi nel mondo del lavoro. Ma le incertezze sono ancora tante e non è ancora chiaro come il Consorzio che dovrebbe rendere di nuovo operativo il polo di via Argine si comporterà per attuare quanto previsto. Per questo, gli ex lavoratori Whirpool hanno manifestato davanti al Palazzo della Prefettura per avere delle certezze e alcuni si sono presentati crocifissi.

Un riferimento, manco a dirlo, a Cristo, come i trentatré anni di prima e per il periodo di Pasqua. E in effetti, come scritto in un articolo di NapoliToday pubblicato oggi, 14 aprile, i lavoratori Whirlpool stanno proseguendo in una lunga, annosa, via Crucis.

PNRR sulla croce

Uno di questi, Vincenzo Accurso, ha scritto sulla croce, invece di INRI, “PNRR“. Fanpage.it ha spiegato perché: “Il Pnrr era stato presentato come la soluzione a tutto quello che stavamo passando, una risposta ai lavoratori per andare avanti. A oggi è invece diventata solo una scritta, come un epitaffio su una lapide. Ecco perché si trova sulla nostra croce “simbolica”. Il Pnrr porta tanti fondi che si dovrebbero dare al Sud per tante opere, ma invece vediamo che la politica sembra voler spostare queste risorse altrove e senza riuscire comunque a darci una risposta“.

Ha poi continuato: “Siamo 317 lavoratori, si parla in tre anni di riuscire a saturare 80-90 posti di lavoro. Noi vogliamo che il sito venga riaperto e che sia dato sviluppo all’intera area, per Napoli e per il Mezzogiorno, partendo proprio dalla vertenza Whirlpool. Oggi perdere la possibilità di dare una risposta ai lavoratori Whirlpool vuol dire che non sta cambiando niente, vuol dire non offrire un cambiamento a quel Sud che potrebbe portare alla rinascita e alla crescita del Paese“.

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