6 Ottobre 2020

Preziosi:”Al Napoli situazione normale, forse De Laurentiis non voleva giocare”

Foto di Gonfialarete.com

preziosi

Per Preziosi il Napoli era nelle condizioni di giocare la partita con la Juventus. Secondo il presidente del Genoa è stato ADL a chiamre l’ASL

PREZIOSI – Nella trasmissione sportiva Tiki Taka, in onda il lunedì su Italia 1, è intervenuto anche il Presidente del Genoa, Enrico Preziosi, il quale si è espresso sulla questione relativa alla partita non giocata tra Juve e Napoli.

La sua squadra è stata la prima ad avere un vero e proprio focolaio, con ben 22 positivi, ma – dice – di non aver contatto la ASL, scagliandosi contro le ‘decisioni’ prese dal Napoli in questo contesto.

Ecco le sue parole:

“Può essere il segreto di Pulcinella, tutti quanti forse hanno capito che l’ASL sia stata sollecitata. Però quando qualcuno che è sopra di te dice che non puoi fare una cosa, non puoi farla.

Asl? Io non l’ho contattata. Quello che è successo al Napoli fa capire che nonostante ci fosse un protocollo chiaro e accettato da tutti c’è un ente superiore che si chiama ASL che può decidere per la società. Io sono per giocare le partite in una normale condizione e mi sembra che quella del Napoli fosse una condizione normale.

Isolamento? Non possiamo tenerli come i polli in una batteria. Non possiamo tenerli rinchiusi, aprire lo sportello e dirgli di andare a giocare. I calciatori sono persone, non possiamo limitare la libertà altrui. Se poi un ragazzo la sera va con un amico o in famiglia, si contagia e contagia gli altri questo non possiamo prevederlo”.

Poi altre parole di Preziosi a Radio Capital:

“È un brutto precedente, si pensava che ci fosse un protocollo molto chiaro a cui tutte le società doveva attenersi e invece sono intervenute le Asl locali che hanno bypassato il protocollo e creato un grosso caos. il Napoli? Qualsiasi società che interpella la Asl locale chiedendo cosa fare, magari si sentirà rispondere di non fare la trasferta. E quindi metterà a rischio il campionato.

Noi non abbiamo contattato l’ASL perché avevamo solo due contagiati, il protocollo prevedeva che se avessimo dieci contagiati potevamo chiedere la sospensione della partita. Ne avevamo due e siamo andati a Napoli. De Laurentiis ha contattato l’ASL secondo me, non viceversa. Non voleva giocarla forse. Noi siamo presidenti e siamo solidali, però è evidente che noi non abbiamo interpellato l’Asl.

Perché avrebbe dovuto fare questo? Bella domanda. Insigne si è infortunato con noi, poi aveva due giocatori contagiati. Non lo so, forse dovreste chiamare lui. Adesso ci sarà il ricorso del Napoli, un po’ di tribunali, sportivi o civili. Io sono molto preoccupato, per il semplice fatto che basterebbe veramente un contagiato a società. Credo che oggi ci sia un incontro tra il ministro dello Sport e i presidenti di Federazione e Lega: dovranno provvedere affinché non succeda più”.

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