Prete al party gay: risolto l’equivoco del nome!
Fatta chiarezza sulla vicenda del prete che avrebbe partecipato ad un party gay a Napoli.
[ads1] Lo scorso 29 gennaio, un noto quotidiano pubblicò una notizia che fece subito scalpore: si trattava della vicenda di un prete, della diocesi lucana di Tursi-Lagonegro (Potenza), fotografato mentre partecipava ad un party “gay friendly” a Napoli.
Nell’articolo, il nome del parroco non era stato reso noto e per ”comodità narrativa’‘ il giornalista decise di usare un nome fittizio, tale Don Paolo.
In poco tempo, ovviamente, la vicenda fa il giro di tutti i quotidiani e siti di informazione on-line e proprio durante la diffusione della notizia avviene il terribile equivoco: infatti il nome falso del prete ”Don Paolo” viene erroneamente scambiato e utilizzato, dagli altri quotidiani, come nome reale del protagonista della vicenda.
Molti siti, in seguito alla diffusione della notizia, avevano inoltre reso noto il cognome dell’incolpevole sacerdote, pubblicandone addirittura delle foto.
La notizia raggiunge la piccola diocesi di Tursi-Lagonegro, ed è allora che viene a crearsi l’equivoco: infatti nella piccola diocesi opera realmente un prete con il nome di Don Paolo, ma completamente estraneo ai fatti accaduti a Napoli.
L’innocente prete si è subito rivolto ad alcuni legali, l’avvocato Mario Antonio Caputo in una nota scrive:
”È sereno, Don Paolo, e sorride senza ombre, mentre racconta del terribile equivoco che lo ha reso per qualche ora vittima incolpevole di un’autentica bufera mediatica, che lo ha travolto assumendo la perversa forma di un vero e proprio, impietoso linciaggio […] Don Paoloha il contegno di serafico distacco di chi, del tutto estraneo alla vicenda, ha sempre saputo che si sarebbe presto fatta chiarezza sull’equivoco e di chi è ben consapevole che la verità, anche se silenziosa, corre molto più veloce di ogni menzogna.”
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