6 Maggio 2021

Pozzuoli trema ancora. Una forte scossa è stata avvertita pochi minuti fa

Fonte foto: Teleclubitalia

terremoto a napoli

La terra di Pozzuoli trema nuovamente. Una scossa è stata avvertita dalla popolazione pochi minuti fa

Una scossa di magnitudo Md 1.0 è stata avvertita dalla popolazione di Via Napoli, zona Solfatara, Bagnoli e Pisciarelli a ridosso delle ore 18.35, con coordinate geografiche (lat, lon) 40.8214.14 ad una profondità di 2 km. Scosse della stessa natura, sono state registrate anche nella giornata di ieri e nei 14 giorni precedenti alla data odierna.

Le variazioni nei parametri sismici e geochimici dell’area della Solfatara e di Pisciarelli ai Campi Flegrei (Pozzuoli – Napoli) sarebbero causate dalla pressione cui è sottoposta la struttura presente nel sottosuolo della Solfatara. Questi i risultati dello studio multidisciplinare condotto dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)che ha segnalato l’ultima scossaHydrothermal pressure-temperature control on CO2 emissions and seismicity at Campi Flegrei (Italy) appena pubblicato sul Journal of Volcanology and Geothermal Research.

«Negli ultimi anni nei Campi Flegrei, in particolare nella zona della Solfatara e di Pisciarelli, è stata osservata una più frequente attività sismica e un aumento delle stime di temperatura e pressione basate sulla composizione dei gas emessi dalle fumarole campionate. La variazione di questi parametri ci ha indotto ad analizzare insieme tutti i dati disponibili dell’area, per dare una interpretazione complessiva del fenomeno» ha affermato Giovanni Chiodini, ricercatore dell’INGV e primo autore dello studio.

«Il prossimo passo della ricerca potrebbe essere l’esecuzione di studi specifici per definire con maggiore accuratezza la geometria della struttura presente sotto la Solfatara dove il gas, accumulandosi, innesca sismicità e alimenta l’emissione in superficie. In altre parole, lo studio, al momento, si riferisce ad una sezione 2D mentre l’obiettivo sarebbe di avere un modello 3D, ovvero una vera tomografia dei primi chilometri del sottosuolo della Solfatara” – ha concluso. 

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