Pozzuoli Folk Festival, la descrizione di un successo
Domenica 1 novembre si è tenuta a Pozzuoli la prima edizione della manifestazione musicale folk, che ha ottenuto un notevole consenso dal pubblico
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Alla sua prima edizione è già un successo.
Pozzuoli Folk Festival, con una partecipazione di circa mille persone, ha acceso Piazza a mare di Pozzuoli incorniciando la musica degli artisti in un panorama evocativo e suggestivo. Un progetto ben riuscito, quello del Pozzuoli Folk festival, al di là delle polemiche che lo hanno contraddistinto. In principio, infatti, la rassegna musicale avrebbe dovuto avere luogo al Rione Terra; dopo i rimandi per il maltempo, causa dello spostamento dell’evento, e gli intoppi burocratici che hanno accalorato gli animi degli organizzatori, si è creato un clima di solidarietà tra le tante attività commerciali di Pozzuoli che hanno fatto da sponsor e le associazioni organizzatrici: Diversamente Giovani, Noi Re(si)stiamo qui e Generazione flegrea.
La manifestazione di domenica si è sviluppata proprio sul binario di un confronto dialettico e fattuale con l’amministrazione Puteolana affinché si attivasse l’organizzazione di eventi pubblici nella città e si realizzasse uno snellimento della burocrazia, la creazione di una commissione consiliare aperta alla cittadinanza e l’abolizione della richiesta di valutazione impatto acustico per gli eventi temporanei. Questi temi sono stati affrontati nel dibattito pubblico che si è tenuto nel pomeriggio, a partire dalle ore 18.00 prima che la musica avesse inizio.
Dalle 20.30 la musica è stata protagonista: l’energico rap del bravo Pepp-oh, l’entusiasmo rock di Tartaglia & Aneuro accompagnati dal sax di Daniele Sepe, le contaminazioni musicali nelle trascinanti canzoni della giovane band La Maschera hanno inaugurato la rassegna musicale coinvolgendo gli spettatori in cori e balli. Si è proseguito poi con l’originale sound di Francesco di Bella, che con il suo Ballads ha reinterpretato in chiave acustica e romanzata i pezzi storici dei 24 grana .
E’ toccato poi al folk di Dario Sansone con i Foja ad infiammare la piazza già gremita per poi concludere la passerella artistica con il reggae di Valerio Jovine. La collaborazione tra il Pozzuoli Folk Festival e la direzione artistica di Vincenzo Prebenda con la casa discografica Full Heads ha dato vita ad un concerto davvero entusiasmante; un Folk Festival di sonorità contaminate che da radiazioni elettroniche a filtri vocali che hanno evocato sonorità tribali, ha confermato una poliedricità che rende il Folk principale espressione di storia, radici e, mai come da questo momento, contemporaneità.
La manifestazione musicale ha, infatti, il pregio di aver presentato, in maniera mai così completa, un affresco del panorama musicale napoletana contemporanea, caratterizzata da una notevole ricerca e commistione di stili e suoni all’avanguardia, senza mai abbandonare le forte radici della musica napoletana; una scena fresca e originale, che merita tutto il supporto ottenuto.
Articolo e Interviste a Pepp-Oh, Roberto Colella e Francesco Di Bella a cura di Emiliana Chiarolanza e Giuseppe Meccariello
Foto di Federica Mirella
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