Portici – Villa Mascolo, un patrimonio abbandonato
Villa Mascolo, un patrimonio del ‘700 abbandonato. 7/mln già spesi, un contratto impugnato e danno per 19/mln di euro
Villa Mascolo, un gioiello, nel cuore della Città della Reggia di ben 33.000 mq, inutilizzato e abbandonato ormai da più di 10 anni.
Nel 2012 fu stipulato il contratto-concessione per la gestione del complesso monumentale e 4 anni dopo, nel 2016, interviene una modifica al contratto.
Intanto la storia continua e la soluzione non arriva: nel maggio 2019 all’Amministrazione Comunale perviene atto di citazione dell’affidatario GepaGroup Scarl, con il quale la società chiede danni per inadempimento contrattuale, con contestuale risoluzione dello stesso, per ben 19/ml di €.
La Villa del ‘700 è nel patrimonio della Città dal 1997, e per cui l’Amministrazione già sborsò ca. 7/mln di euro per un primo restauro, per poi dopo pochi mesi essere abbandonata. Ennesimo esempio di abbandono all’Italiana!
Nel luglio 2019, intanto, con delibera di Giunta Comunale si approva la valorizzazione dello stabile, l’individuazione di funzioni da assegnare, l’apertura del Parco. Infine, ma non ultimo, di dare mandato all’assessore al Patrimonio di avviare una consultazione di mercato per esplorare formule di gestione che possano garantire la salvaguardia e la valorizzazione del complesso monumentale.
La Villa
La villa vesuviana, oggi identificata come Villa Mascolo, è stata edificata nel ‘700 nell’area allora chiamata contrada San Cristoforo, l’attuale via Scalea.
Circa la sua costruzione non si hanno notizie, né del committente né dell’architetto che l’ha realizzata.
Il nome deriva dai fratelli Giovanni e Gennaro Mascolo proprietari all’inizio dell’800.
La villa si estendeva fino alla strada che collega Portici con Napoli, l’odierno corso Garibaldi.
Dal punto di vista artistico, notevoli sono la scala interna con la balaustra in piperno e ferro e l’affresco sulla volta dell’androne. La struttura della villa, in muratura portante, si eleva per due piani.
Abbandonata a sé stessa, nel corso degli anni Villa Mascolo è stata gravemente vandalizzata, tanto che oggi necessita di un ulteriore restauro.
Il bene recuperato è stato devastato e saccheggiato da ignoti. Distrutto il museo e trafugate anche le attrezzature interne, sono state persino vandalizzate le porte e gli infissi, nonché i servizi igienici e i rivestimenti dei bagni.
Infine, l’assenza di un servizio di sorveglianza/custodia e la mancanza di una periodica manutenzione, hanno fatto sì che anche il giardino con l’anfiteatro venisse distrutto: 33.000 mq e 1.600 ca. coperti, un anfiteatro di ca. 1.200 posti.
La denuncia
A fronte dell’annosa questione il consigliere del M5S, Ing. Alessandro Caramiello, denuncia in consiglio e dalla sua pagina fb lo stato della situazione in cui versa questo gioiello porticese.
Alla nostra testata ha dichiarato: <<l’Assessore ai lavori pubblici, al patrimonio e al bilancio, come sempre, prova a scaricare sull’amministrazione precedente tutti i fallimenti della gestione Cuomo a partire dal 2004, data in cui è diventato Sindaco per la prima volta>> per poi concludere <<Villa Mascolo è solo un esempio di fallimento della gestione politico amministrativa degli ultimi 20 anni. Racconteremo in dettaglio tutta la gestione e tutti i fallimenti che sono sotto gli occhi di tutti. Chi paga le conseguenze? Sempre il cittadino Porticese>>.
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