Portici, via le pedane della scalinata del Granatello
Portici, scaramucce estive nella maggioranza del Sindaco Cuomo per iniziative non condivise
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Scaramucce estive nella calura agostana di Portici, per due iniziative che vedono coinvolta la zona del Granatello.
Una riguarda una pedana che occupava parte della scalinata che da Piazza San Pasquale porta alla zona portuale del Granatello e l’altra una delibera per una sperimentazione di sosta e di accesso nella zona in questione.
In questi giorni sul social Facebook si è montato il caso contro l’iniziativa della scalinata del Granatello con un susseguirsi di vari post a partire dal M5S con il Consigliere Caramiello, per poi registrare quello sia del Vicesindaco Farroni nonché dello stesso Sindaco Cuomo. Non è mancato neanche l’intervento del Segretario di Rete Civica per Portici – Campania Libera, Carlo Tarallo.
Andiamo per gradi, a seguito della pedana installata sulla scalinata del Granatello è sorta, sul social Fb, la protesta di molti per diversi motivi tra cui quella del M5S con un post del Consigliere Caramiello che a nome del Movimento solleva alcuni dubbi sull’installazione della struttura circa gli spazi utili ai flussi pedonali, secondo il Regolamento di polizia urbana (art. 14 punto 4 lettera e)).
Si è sollevata a riguardo anche la protesta del Consigliere Mazzone – Art. 1 – MDP – che segnalava la cosa come pericolosa nonché irrazionale la scelta.
Fin qui l’opposizione, ma al coro non è mancata la voce di una componente della maggioranza con il Segretario di Rete Civica per Portici – Campania Libera, Carlo Tarallo, che alla nostra testata ha dichiarato:
“Le proposte di questo genere, in particolare quelle che riguardano un’area di interesse storico e culturale come l’approdo borbonico del Granatello, andrebbero valutate prima. Credo sia l’Abc della pubblica amministrazione. Questa vicenda è stata gestita in maniera approssimativa, dilettantesca, superficiale, direi ridicola. Ora non vorrei che a pagare fosse il povero imprenditore, che è una vittima di questa situazione. Il sindaco si assuma la responsabilità dello scandalo, invece di lasciarsi andare ad accuse e sfoghi sui social network degni di uno scolaretto rissoso”.
La vicenda, che ha avuto grossa risonanza, ha visto l’interessamento anche del Vice Sindaco Farroni, che in un suo post ha definito le pedane “brutte e fortemente invasive” per poi continuare con “è visivamente impattante ed oggettivamente invasiva”, pur sottolineando nel suo post che “a leggere i commenti ed i post di questi soloni su FB sembra chissà cosa si accaduto…”.
Chiude sulla questione il Sindaco di Portici Cuomo che ha dichiarato: “Come avevo annunciato qualche giorno fa distinguo le proteste a ragion veduta da quelle strumentali e sottese ad altri interessi. Pur avendo verificato e ribadito che il permesso temporaneo di occupazione per il suolo pubblico delle scale è assolutamente legittimo in data 14 agosto ho chiesto di trovare una diversa soluzione per quel permesso in quanto la struttura amovibile attrezzata risultava essere invasiva e visivamente impattante. Oggi si è provveduto in tal senso e non posso che apprezzare il buon senso e lo spirito di collaborazione dei tecnici che hanno consentito di trovare una soluzione. Questo attesta che le proteste a ragion veduta e le critiche e/o proposte costruttive saranno sempre tenute nella giusta considerazione.”
Di fatto oggi le pedane oggetto di tante proteste sono state rimosse, permesso o non permesso.
Non è di secondo ordine la questione accesso al Granatello e sosta a fasce orarie, anche su questa vicenda tra le altre si è levata la voce del Segretario Carlo Tarallo che ci ha dichiarato: “Il progetto sosta è una truffa ai danni dei cittadini. Abbiamo svolto tantissime riunioni per elaborare il programma, non si è mai parlato di sbarrare il Granatello e trasformarlo in un parcheggio a ore con tariffe da Costa Smeralda. Sostare dalle 18 e 30 alle 19 e 30 costerà 6 euro, un euro ogni 10 minuti. È una indecenza. Il Granatello viene mortificato sull’altare di interessi incomprensibili. La nostra proposta è semplice: si sospenda subito il provvedimento, si apra una discussione all’interno della maggioranza e poi con gli imprenditori della zona e le associazioni. Solo dopo la fase di ascolto, si elabori una proposta seria e condivisa”.
Le polemiche estive non si placano e le iniziative della Giunta Cuomo sono sotto la lente di ingrandimento anche di parte della sua maggioranza che lo ha sostenuto in queste elezioni.
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