27 Settembre 2020

Pompei, 21enne muore dopo essere stato dimesso dall’ospedale: parte l’inchiesta

Immagine di repertorio

paziente dichiarata morta

Tredici membri del personale sanitario dell’Ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia sono indagati dopo la morte del 21enne di Pompei dimesso poche ore prima dallo stesso nosocomio

Sono 13 i membri del personale sanitario dell’Ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia raggiunti da avviso di garanzia in seguito alla morte di Ferdinando Malafronte, il 21enne di Pompei deceduto poche ore dopo essere stato dimesso dallo stesso nosocomio. L’inchiesta è partita dopo la denuncia del padre del ragazzo.

Pompei, muore poche ore dopo essere stato dimesso dall’ospedale: i fatti

Ferdinando aveva festeggiato il suo compleanno con parenti e amici il giorno 18 settembre. Subito dopo la festa si era sentito male. Secondo quanto ha denunciato il papà ai carabinieri, Ferdinando era stato accompagnato al San Leonardo con forti dolori alla testa, ma i medici dopo una prima visita sommaria avevano ritenuto che non fosse necessario il ricovero.

Il giorno seguente, però, la situazione è peggiorata. Ferdinando è stato ricoverato, questa volta con risonanza magnetica dalla quale sarebbe emerso che Ferdinando era affetto dalla sindrome di Arnold-Chiari, una rara malformazione della fossa cranica che porta anche scompensi cardiaci molto gravi. Ferdinando è morto poche ore dopo, prima ancora di riuscire a stabilire un piano terapeutico.

L’inchiesta e gli avvisi di garanzia

Dopo la denuncia del padre del giovane, il magistrato ha disposto l’autopsia. In seguito ha notificato, come atto dovuto, gli avvisi di garanzia ai tredici membri (tra medici e infermieri) del personale dell’ospedale stabiese che lo hanno avuto in cura.

Nei giorni scorsi, gli amici e i familiari hanno organizzato una fiaccolata per ricordare il giovane scomparso. L’evento, a cui hanno partecipato centinaia di persone, si è svolto nella chiesa di Santa Maria Assunta di via Nolana a Pompei.

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