Pomodoro pelato IGP: é guerra tra le regioni Campania e Puglia
Pomodoro pelato IGP; è la seconda “guerra agroalimentare” combattuta tra le regioni Campania e Puglia dopo il caso della mozzarella
Una nuova questione agro-alimentare ha fatto si che la Regione Campania si scontrare con la Puglia. Si tratta della questione della richiesta per il marchio IGP del pomodoro pelato di Napoli.
A darne notizia è il Corriere di Napoli.
In seguito alle richieste provenienti dalla Campania, i produttori del pomodoro lungo della provincia di Foggia hanno deciso di far causa chiedendo aiuto alla giunta comunale.
L’obiettivo della società Anicav è di riferire che la produzione del pomodoro pelato avvenga a Napoli nonostante la produzione coinvolga anche la Puglia, l’Abruzzo, il Molise e la Basilicata.
Savino Muraglia, presidente della Coldiretti Puglia, ha espresso le sue idee allo scontro agro-alimentare tra le due regioni:
“Bisogna uscire dalla grande ambiguità di commercializzare un prodotto che può fregiarsi di un marchio comunitario così fortemente distintivo. Senza che ci sia alcun obbligo di utilizzare i prodotti agricoli del territorio al quale l’indicazione si ispira».
In passato, le due regioni si sono scontrate per la mozzarella vista la produzione di questo latticino anche a Gioia del Colle. La disputa si è risolta con il riconoscimento dell’Unione Europea anche nelle zone di produzione in Puglia (Bari e Taranto) e anche in Basilicata (Matera).
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