Piscine abusive, sequestri a Bacoli
Due piscine e un solarium sorte sul litoraneo flegreo nel corso di una notte, e la polizia giudiziaria con il supporto dell’autorità marittima flegrea, pone i sigilli
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Succede a Bacoli, dove la speculazione edilizia rimane tra i problemi principali di una zona che, così esposta al turismo balneare, si trova ad affrontare tutte le problematiche relative alle costruzioni fantasma che non registrano alcun tipo di autorizzazione e, nella maggioranza dei casi, usufruiscono di terreni pubblici, speculando, appunto, sulle risorse comuni per privatizzare e creare un business personale.
Stavolta è andata bene, la costruzione, sorta nella notte tra giovedi e venerdi, è stata posta sotto sequestro ma certo rimangono i tempi di smaltimento della struttura che al momento deturpa la bellezza paesaggistica della spiaggia romana, lì dove appunto è stata costruita.
Costruiti, dunque, in pieno abusivismo edilizio, lungo il litorale di via Spiaggia Romana tra Torregaveta e Fusaro, la piscina e il solarium sono stati oggetto di un blitz condotto dalla Guardia Costiera Locamare di Baia, al comando del maresciallo Antonio Visone, con la supervisione operativa del tenente di vascello Angelo Benedetto Gonnella, al comando della Capitaneria di Porto di Pozzuoli. L’operazione è la conclusione di una attività investigativa , realizzata in sinergia di un funzionario del Comune di Bacoli, che ne ha pianificato gli estremi.
L’intervento ha condotto alla perquisizione di due piscine rispettivamente di 80 e 100 metri quadrati, nonché una grossa pedana in legno, che consta di 100 metri quadri, una pedana atta a solarium, ma ambedue sono finite sotto chiave giudiziaria.
Si tratta di strutture che mancano del permesso emesso dal Comune di Bacoli, e cementificate all’interno dell’area di concessione demaniale, nei confronti del cui titolare è stata sporta denuncia in sede di Procura della Repubblica, con informativa e trasmissione degli Atti giudiziari.
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