11 Luglio 2020

Pedopornografia, suicidi e mutilazioni: la raccapricciante scoperta della Polizia

Fonte foto: La Voce di Venezia

pedopornografia

Denunciati 20 minorenni per detenzione e divulgazione di video raffiguranti scene di pedopornografia, suicidi, mutilazioni e altro ancora

Vi stiamo per raccontare una storia davvero raccapricciante, ma sfortunatamente reale. La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha appena concluso delle indagini lunghe e complesse che hanno portato alla denuncia di 20 ragazzi minorenni. Il motivo: detenevano e si scambiavano nelle chat video raffiguranti, tra le altre cose, scene di pedopornografia. Ma anche violenza reale, che talvolta conduceva anche alla morte delle vittime riprese.

Secondo quanto riportato da La Voce della Nazione, una donna di Lucca avrebbe scoperto dal cellulare del figlio di soli quindici anni video raffiguranti scene di sesso tra giovanissimi. Analizzando il cellulare, la Polizia Postale ha scoperto un’ingente quantità di video pedopornografici. E non solo: foto e video di mutilazioni, suicidi e decapitazioni.

Le indagini

Per tale motivo, gli Agenti del Compartimento Polizia Postale per la Toscana coordinati dal Procuratore Capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze hanno avviato una serie di indagini che ha coinvolto l’intera nazione. Tra le città coinvolte, infatti, vediamo Napoli, Roma, Milano, Potenza, Pavia e la stessa Lucca.

Nelle chat di Whatsapp, Telegram e altre applicazioni di messaggistica istantanea circolavano video provenienti dal deep / dark web raffiguranti immagini davvero disgustose. Colpevoli della diffusione del materiale venti ragazzi, tutti minorenni.

I video raffiguranti scene gore e di pedopornografia sono stati sequestrati dal CNCPO (Centro Nazionale Contrasto alla Pedopornografia Online) e i ragazzi denunciati per detenzione, divulgazione, cessione di materiale pedopornografico e istigazione a delinquere aggravata.

Ma le indagini sulla diffusione del fenomeno e su eventuali altri coinvolti continuano.

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