30 Marzo 2023

Ospedale Santobono infermiera aggredita e minacciata di morte

Ospedale Santobono infermiera aggredita da una madre: la denuncia dell'ennesimo episodio di violenza all'interno della struttura sanitaria.

Immagine di repertorio

bimbo ricoverato Ospedale Santobono infermiera aggredita, Bambina 7 anni

Ospedale Santobono infermiera aggredita: ennesimo episodio di violenza inaudita all’interno di una struttura sanitaria, si è verificato nel pronto soccorso dell’Ospedale Pediatrico del Vomero ieri pomeriggio dove una madre assieme ad alcuni parenti ha aggredito e minacciato di morte la povera malcapitata.

Ospedale Santobono infermiera aggredita, la denuncia:

La denuncia dell’infermiera è stata raccolta dall’Associazione “Nessuno tocchi Ippocrate“:

“Sono un’infermiera e lavoro al pronto soccorso del Santobono e sono qui per raccontarvi dell’ennesima aggressione accaduta ieri pomeriggio al pronto soccorso. La signora, se così può essere definita, giunge come secondo accesso al nostro pronto soccorso nel giro di circa 3 giorni, la prima volta viene dimessa con diagnosi di gastroenterite e va a casa con una cura da dover fare, ieri giunge inviata dal pediatra di famiglia che, senza visitare il bambino, a telefono prescrive una radiografia del torace perché il bambino aveva tosse. La signora viene inviata dal pediatra di famiglia con diagnosi di polmonite e per ricovero urgente (senza nessuna carta scritta ma tutto fatto telefonicamente). Registro il bambino, prendo i parametri vitali i quali erano perfetti, valuto il bambino e somministro paracetamolo perché riscontro rialzo termico, febbre!

Comunico alla signora il codice colore, in questo caso verde, le spiego che nel referto della radiografia non parla di polmonite e che il pediatra doveva visitare quantomeno il bambino prima di inviarlo da noi senza fare diagnosi telefoniche e che l’attesa era di almeno 2 ore salvo codici prioritari (c’erano 32 bambini in attesa). La signora contrariata dal codice colore perché pretendeva l’accesso immediato si accomoda borbottando, subentrano gli altri mille parenti che la incoraggiano e la fomentano e qui inizia l’aggressione e iniziano le minacce. La signora si è sentita in dovere di minacciare di morte e di minacciare di aggressione fisica ( ti aspetto qua fuori e ti ucciso, rompo il vetro e ti spacco la faccia). Viene allertata la polizia che giunge sul posto nel giro di 10 minuti circa, la signora viene visitata dalla dottoressa con la presenza della polizia.”

Nei confronti della madre è scattata la denuncia d’ufficio.

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