6 Novembre 2015

Ospedale San Giuliano: interviene Daniele

Daniele: “Il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giuliano grida vendetta”

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Sulla grave crisi che attraversa l’Ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania, si sono accesi i riflettori dell’attenzione politica regionale. Nella giornata di ieri, il Consigliere Regionale del PD, Gianluca Daniele, accompagnato dai Consiglieri comunali, Cecere, Liccardo e Guarino, ha visitato la struttura dell’ Ospedale San Giugliano.

Ospedale San Giuliano: interviene Daniele

Ospedale San Giugliano: interviene Daniele

La visita ha interessato i reparti di cardiologia, oncologia e il pronto soccorso. Le problematiche di quest’ultima struttura hanno catturato maggiormente l’ attenzione dei visitatori: “Il pronto soccorso grida vendetta” – ha dichiarato il Consigliere Regionale Dem – “l’Ospedale San Giuliano copre una popolazione di circa 300 mila cittadini e il Pronto Soccorso soffre di una “pesante carenza di personale”.

Daniele, nel suo intervento, insiste sulle capacità della “struttura, potenzialmente un centro di eccellenza ma, nonostante l’impegno di tutti gli operatori sanitari presenti, grazie ai quali si portano avanti reparti importanti per il territorio, come quello di oncologia, si vive da anni in continua emergenza: una su tutte quella legata agli infiniti lavori di ristrutturazione del Pronto Soccorso che vanno avanti ormai da oltre due anni e che costringe questo importante ospedale a svolgere le attività di primo intervento in pochi metri quadrati“.

Il Consigliere Dem, non risparmia critiche alla gestione Caldoro: “Il governo che ci ha preceduto è stato caratterizzato, in molti ambiti, da una vera e propria paralisi in nome dello sforamento del patto di stabilità che, nel caso della sanità, si è riversato sui cittadini che ne hanno pagato le conseguenze sulla propria pelle. È con ansia e tante aspettative che attendiamo il ritorno delle responsabilità delle scelte in capo a chi ha vinto le elezioni con la possibilità di gestire realmente le politiche sanitarie della nostra regione. Ciò significherà, per tutti noi, il recupero delle politiche sanitarie con una revisione, innanzitutto, del piano ospedaliero regionale, ma anche con l’attivazione, e questa mattina lo si è più volte sottolineato, di protocolli che costituirebbero il vero punto di svolta per il nostro sistema ospedaliero, ovvero l’attivazione della rete ospedaliera cardiologica che consentirebbe un più tempestivo intervento nel trattamento delle patologie cardiache“.

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