Ospedale del Mare, primario di Rianimazione: “Mi licenzio, sono stanco”
All’Ospedale del Mare, il primario di Rianimazione Pio Zannetti ha deciso di licenziarsi. Dal 10 aprile sarà fuori dall’Asl Napoli 1
Pio Zannetti, il primario di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale del Mare di Napoli ha deciso di licenziarsi; dal 10 aprile non lavorerà più: “È l’ultimo Angelus, e credetemi costa. Non posso farla lunga e quindi vado al cuore del problema: dal 10 aprile sono fuori dalla Asl Napol 1; licenziato (cioè, mi sono licenziato)”.
Le dimissioni di Pio Zannetti sono giunte inaspettate, poiché è stato uno dei primari maggiormente impegnati fin dall’inizio nell’apertura della struttura fortemente voluta dal governatore campano Vincenzo De Luca. Proprio dall’Ospedale del Mare, però, nel periodo più tragico dell’emergenza Covid-19 sono giunte lamentele, sia per la mancanza di personale che per la mancanza di mezzi. I medici si sono scontrati più volte con il governatore, soprattutto dopo che quest’ultimo li aveva definiti “farabutti” poiché alcuni di loro avrebbero “nascosto i posti liberi in terapia intensiva Covid alle 20 per non fare nottata“. Un’affermazione che non è andata giù e che ha suscitato una replica forte da parte dei camici bianchi: “affermazioni ingiustamente denigratorie e non consone al linguaggio istituzionale di presidente della Regione e di responsabile della sanità pubblica campana”.
Il messaggio ai colleghi
Pio Zannetti appare sfiancato e stanco da tutta questa situazione, lasciando un messaggio anche ai colleghi: “Avrò tempo e modo di parlare con molti di voi su quella che è la mia sofferenza e il mio senso di frustrazione in questo momento, ma ora non ho molte energie da spendere in parole e sensazioni. Ringrazio quanti hanno partecipato con me ad un sogno: modificare un modo di vedere la Sanità rabbioso, interessato, privo di cultura. Alcune cose le abbiamo realizzate, altre le stiamo realizzando, altre non sono realizzabili. I sogni sono così. Non so cosa accadrà nelle prossime ore, né quali saranno le dinamiche di passaggio di consegne, di facenti funzioni. Provate a parlarne tra di voi e, per quello che posso (credo a questo punto poco), proverò a spiegare le vostre istanze. Perdonatemi se mi fermo qui, ma al momento non trovo altre parole. Magari ci riuscirò nei prossimi giorni”.
Fonte: Repubblica.
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