26 Gennaio 2017

Orto botanico Napoli, ecco la nuova, stupenda iniziativa avviata

Orto Botanico Napoli @Ph Annalisa Galloni

Orto botanico

Orto botanico Napoli: stupore e meraviglia per la nuova iniziativa avviata, denominata “Multi Sensi”

[ads1]

L’ Orto Botanico di Napoli riesce a stupirci ancora con una nuova e meravigliosa iniziativa: un incredibile percorso multi sensi dedicato ai non vedenti.

Grazie al lavoro svolto dalla Dott.ssa R. Muoio e dal Prof. B. Menale, è stato infatti completato un meraviglioso itinerario nel quale il visitatore potrà leggere, toccare ed annusare le varie tipologie di piante presenti all’interno di esso; una meravigliosa iniziativa, che consente anche alle persone non vedenti di godere appieno delle risorse naturali presenti all’interno dell’ Orto Botanico.

Il percorso multi sensi è stato strutturato in modo tale da lasciare piena autonomia al visitatore, grazie alla presenza del tradizionale corrimano e dei cartellini in braille; offrendogli così la possibilità di godere appieno dell’esperienza: è possibile toccare, annusare e leggere (in braille) tutte le informazioni di ogni singola pianta presente.

Come annunciato dalla Prof.ssa Muoio durante l’intervista rilasciataci “Vengono effettuate delle visite guidate lungo l’itinerario del percorso per non vedenti, durante le quali viene elargita una spiegazione a voce di come è strutturato il percorso, per poi concedere libera autonomia ad ogni singolo visitatore nei modi e tempi di svolgimento, per godere appieno dell’esperienza.”

Ma come è nata questa iniziativa?

L’idea è nata alla fine degli anni ’90 dalla mia proposta al Direttore di rendere fruibili le collezioni dell’Orto Botanico anche ai non vedenti” spiega la Prof.ssa Muoio, “dopo aver superato le molteplici difficoltà dovute alle opinioni discordanti fornite dalle stesse Associazioni di non vedenti, si è optato per un allestimento intermedio dotato sia del tradizionale corrimano che delle speciali piastrelle in gres attrezzate con simboli indicativi speciali (LOGES) e dei cartelli in braille con le descrizioni. Sia il progetto che la fase esecutiva sono state interamente curate da me e dal Prof. Menale.”

Come è strutturato il percorso?

L’itinerario nel Museo Tattile Olfattivo per non vedenti si sviluppa in due parti: una parte all’interno di un edificio denominato “Chalet”, e una parte all’aperto nell’area ad esso adiacente.

Lo “Chalet” è dedicato all’esposizione di parti di piante corrispondenti ai vari organi che contraddistinguono i vegetali superiori, nonché alle fragranze tipiche di alcune specie; per la presentazione, sono stati realizzati espositori in legno distinti in teche e pannelli.

Il compartimento superiore di ogni teca contiene il materiale vegetale esposto, ed è fornita di un foro attraverso il quale l’utente può percepire al tatto le particolari caratteristiche degli organi vegetali presenti e, nel caso in cui siano esposte parti odorose di piante, adoperare anche l’olfatto; mentre, sulla superficie posta lateralmente al foro, è presente un testo sintetico in caratteri braille, riportante le informazioni relative al materiale vegetale contenuto nella teca.

I pannelli, invece, sono dotati inferiormente di quattro tappi in sughero, posti in successione ed impregnati di oli essenziali; l’utente può sollevare tali tappi ed apprezzare i particolari odori che essi emanano, riconoscendo le rispettive specie grazie alla dicitura in braille posta accanto ad ogni tappo.

Vi è poi la seconda parte dell’itinerario che si sviluppa nell’area all’aperto; essa è caratterizzata dalla presenza di un corrimano dotato di apposite incisioni segnalanti la presenza di piante.

Mediante l’esposizione di alcuni esemplari disposti su due file a lato del piccolo edificio, sono illustrate le principali caratteristiche dei più importanti gruppi di piante terrestri, dalle Bryophyta alle Magnoliophyta.

Su gradoni semicircolari posti alle spalle dello Chalet, sono esposte le principali piante aromatiche utilizzate nella cucina mediterranea, tra cui il rosmarino (Rosmarinus officinalis), la salvia (Salvia officinalis), l’origano (Origanum vulgare), il basilico (Ocimum basilicum) e l’aglio (Allium sativum).

Sulla “vaseria”, situata al confine tra l’area dei non vedenti e la zona dei “campi sperimentali”, è stata allestita un’esposizione di specie selezionate per le loro caratteristiche di facile percezione mediante l’uso del tatto o dell’olfatto. Per tale allestimento sono state, tra l’altro, prescelte piante odorose e pubescenti, quali ad esempio la melissa (Melissa officinalis), il millefoglio (Achillea millefolium) e l’assenzio (Artemisia absinthium), nonché alcune succulente interessanti al tatto e alcune entità appartenenti al genere Pelargonium caratterizzate da un intenso profumo.

L’esposizione in vivo è completata da alcuni esemplari di rose rampicanti senza spine, posti sulla parte posteriore dello “Chalet”, e da piante di bosso (Buxus sempervirens) sagomate mediante opportune potature in forme geometriche semplici.

Ogni esemplare esposto nel settore esterno è corredato da un cartellino riportante il binomio specifico, il nome comune, le categorie sistematiche di appartenenza, l’areale di distribuzione e, per quanto riguarda le piante di uso medicinale, anche le proprietà e le parti adoperate. Le medesime informazioni sono anche indicate in caratteri braille sull’ apposita targhetta.”

Anche l’ Orto Botanico Napoli è partner della rete museale Napoli tra le mani, un progetto che risponde all’esigenza di individuare possibili soluzioni alle problematiche legate alla fruizione dei Beni Culturali affinché, nell’ottica di una società inclusiva, possa essere garantito ad ogni cittadino il diritto universale alla cultura.

Tale rete museale si concretizza nella predisposizione di itinerari che, aperti a tutti, consentono alle persone con disabilità di godere dei luoghi d’arte conoscendone gli elementi che li caratterizzano attraverso interventi specificamente progettati per il superamento sia delle barriere architettoniche, sensoriali e della comunicazione, sia di quelle derivanti da ogni altra forma di svantaggio culturale.

Napoli tra le mani nasce dalla collaborazione del Servizio di Ateneo per le Attività degli Studenti con Disabilità (SAAD) dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa col il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Polo Museale Regionale della Campania, Museo di Capodimonte, la Deputazione della Cappella del Tesoro di San Gennaro, la Cooperativa Sociale La Paranza, l’Associazione Borbonica Sotterranea, l’Orto Botanico e alcune associazioni di categoria delle persone con disabilità come il DPI, l’ENS-Campania, l’UICI e l’UNIVoC.

In tale contesto l’ Orto Botanico propone l’itinerario tattile olfattivo, unito ad altre aeree del giardino (come l’area delle succulente e parte dell’arboreto) come parte di un itinerario privo di barriere architettoniche.

Il percorso per non vedenti è accessibile, previa prenotazione, tutti i giorni dalle 09 alle 14 ed il martedì e giovedì dalle 09 alle 16.

Per ulteriori info è possibile visitare la pagina web ad esso dedicato cliccando sul seguente link: clicca qui.

[ads2]