26 Novembre 2021

Oms Variante Sudafricana, gli esperti:”Studiamo che impatto potrà avere”

OMS VARIANTE SUDAFRICANA

L’oms da indicazioni riguardo la nuova variante sudafricana che sta iniziando a far paura. Si conosce ancora poco

OMS VARIANTE SUDAFRICANA – Si chiama B.1.1.529 la nuova variante del covid ed è stata scoperta in alcuni paesi dell’Africa. Al momento i paesi Europei, anche l’Italia, hanno già bloccato gli spostamenti da quei paesi (Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatin e Malawi).

Questa variante ha un grande numero di mutazioni sulla proteina spike, 32, il che potrebbe anche renderla resistente ai vaccini. Ma questa è ancora una incognita.

Il portavoce Christian Lindmeier, portavoce di Oms, spiega così: “Ci vorranno settimane per capire quale impatto potrebbe avere questa variante. I ricercatori stanno lavorando per capire di più sulle mutazioni e cosa significano potenzialmente per quanto sia trasmissibile o virulenta questa variante e che impatto potrebbe avere sulla nostra diagnostica attraverso terapie e vaccini. L’Oms raccomanda che i Paesi continuino ad applicare un approccio scientifico basato sul rischio durante l’attuazione delle misure e delle restrizioni di viaggio. In conformità con le raccomandazioni temporanee del nono comitato di emergenza. È importante sapere che ogni misura di viaggio dovrebbe essere sempre soppesata e che i Paesi possono già fare molto in termini di sorveglianza o sequenziamento per combattere questa variante e capirne di più così da sapere come comportarci”. (FONTE ANSA)

Bassetti:”si tratta di un virus isolato in Africa, in particolare in Botswana e Sud-Africa che ha subito molte mutazioni sia della struttura principale sia della proteina spike. Sembra una evoluzione peggiorativa della Delta per la diffusibilità, ma non sembra più aggressiva. Il fatto positivo è che sembra molto semplice da trovarsi: basta la semplice PCR e non il sequenziamento. Tradotto: tutti i laboratori la possono trovare. Buca i vaccini? Il fatto di avere così tante mutazioni (fino a 50) la renderebbe più sfuggevole all’azione degli anticorpi. Ma non abbiamo dati certi. I laboratori stanno verificando rapidamente se, come e quali vaccini possono funzionare. Nel frattempo dobbiamo essere terrorizzati? Io credo di no. Bisogna essere preoccupati il giusto, continuare a vigilare, controllare tutti i viaggiatori che arrivano da paesi dove la pandemia non è limitata dalle vaccinazioni, isolare e mettere in quarantena controllata i soggetti affetti da questa e altre varianti, ma soprattutto dobbiamo continuare a vaccinare con prime dosi chi non lo ha ancora fatto e con terze tutti gli altri”. (FONTE FANPAGE)

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