Omicidio Giulia Cecchettin: introdotta ipotesi della premeditazione
Gli inquirenti, analizzando gli spostamenti dell'auto nelle ore precedenti alla morte, ipotizzano che Turetta avrebbe premeditato di uccidere Giulia
OMICIDIO DI GIULIA CECCHETTIN – Dovrebbe tornare nella mattinata di domani, 25 novembre, il giovane Filippo Turetta, accusato dell’assassinio di Giulia Cecchettin. Il ragazzo è detenuto in Germania, dopo l’identificazione da parte delle autorità tedesche.
Nel frattempo emergono altre novità riguardo la sera dell’11 novembre, giorno in cui la ragazza ha perso la vita. Si indaga infatti sull’ipotesi della premeditazione da parte dello stesso Turetta, in base agli spostamenti del veicolo. Oltre al secondo coltello ritrovato nella Fiat Punto del giovane, anche del nastro isolante, elementi presi in analisi per il prosieguo delle indagini.
Omicidio di Giulia Cecchettin: gli spostamenti della Fiat Punto
Gli inquirenti, nel prosieguo delle indagini, suppongono che il ragazzo avesse premeditato di uccidere Giulia. Seguendo gli spostamenti dell’auto, infatti, la Fiat Punto viene rilevata nelle ore precedenti all’omicidio, vicino al lago di Fossò, precisamente alle ore 17:11.
Venti minuti dopo, alle 17:30, Filippo si è presentato sotto casa di Giulia per incontrarsi e raggiungere il Centro Commerciale Marghera. La tempistica compare nell’ordinanza dei Gip sui movimenti della Fiat Punto nelle ore prima dell’incontro tra i due ragazzi.
Nei giorni successivi al femminicidio della giovane, Filippo avrebbe poi dormito in auto, e mai alloggiato in una struttura ricettiva. Ora si dovrà attendere il rientro del giovane in Italia per essere interrogato e fare luce sulle ipotesi degli inquirenti.
Fonte: Fanpage.it
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