Novemila furbetti a Napoli senza numero civico
L’evasione a Napoli si fa senza numero civico: novemila furbetti non pagano multe e cartelle esattoriali
Sembrerebbero novemila i furbetti scoperti dal vicesindaco di Napoli e, secondo quanto riportato dal Corriere del Mezzogiorno, che vivrebbero in stabili fantasma. Si tratta di edifici sprovvisti di numero civico ai cui residenti non è possibile notificare una multa o una cartella esattoriale poiché non individuabili. Si tratta di un vero e proprio fenomeno di evasione fiscale.
“Stiamo completando le ultime verifiche, poi partiremo con i controlli e con le multe per i proprietari, in quanto è ovviamente contro la legge che un immobile non sia identificabile“. Esordisce Enrico Panini. “ Divideremo gli interventi per strade, con la polizia municipale che batterà a tappeto vie e vicoli dove il fenomeno è presente, dividendolo per zone“. Le aree coinvolte sono ovviamente diffuse e non concentrate in un punto ben preciso, di conseguenza sarà opportuna un’operazione attenta e analitica per scovare i truffatori.
Ma gli evasori non si nascondono solo tra mancati numeri civici: di “3.827 strade cittadine, risultano attive soltanto 4.700 concessioni rilasciate per i passi carrabili, pari a poco più di un passo carraio presente per strada. I conti non tornano“. Infatti, “come risulta da controlli effettuati a campione e dalle verifiche eseguite grazie alla proiezione demografica sul territorio cittadino, è di almeno 30mila passi carrabili la reale situazione del territorio. Ciò significherebbe una maggiore entrata annua di 10 milioni, l’equivalente di oltre il 70% della spesa per la refezione scolastica“. Insomma la variazione sul bilancio comunale sarebbe non indifferente. Oltrettutto le more per i furbetti determinerebbero un ulteriore surplus in ingresso: gli evasori dovranno pagare importi che variano tra i 6000€ e i 20000€. Cifre pari al doppio dell’importo dovuto, comprensivo degli arretrati degli ultimi cinque anni.
La speranza è che l’operazione abbia successo, magari i meno fortunati, nelle scuole, avranno un buono pasto in più.
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