26 Agosto 2022

Nave militare greca a Napoli: in quarantena per Covid, 19enne deceduta

Nave militare greca a Napoli: sospetto focolaio Covid a bordo di una nave della marina bloccata in quarantena nel porto della città

Immagine d'archivio

Nave militare greca a Napoli

Nave militare greca a Napoli – L’Usmaf, Ufficio di sanità marittima area e di frontiera del ministero della Salute, ha ordinato la quarantena nel porto di Napoli per una nave della marina greca, proveniente da Tunisi, per sospetto focolaio Covid-19.

La nave militare greca a Napoli si chiama Prometeus (A 374) ed è utilizzata per la formazione dei cadetti, come nave di supporto logistico per la marina militare di Atene.

Dei 250 membri dell’equipaggio, tre sono stati ricoverati: una 19enne greca, la quale da giorni accusava febbre alta e dolori gastrici, è stata trasportata d’urgenza all’Ospedale del Mare con eruzioni emorragiche e setticemia che si sono rapidamente aggravate, fino al decesso; altri due commilitoni di 21 anni, un uomo e una donna che non verserebbero in gravi condizioni, sono stati ricoverati in isolamento al Cotugno di Napoli per gli stessi sintomi della collega e sono stati sottoposti a tampone.

Thalia Kordambalou, la giovanissima militare di 19 anni, non ce l’ha fatta: è deceduta la scorsa notte per cause non ancora ufficializzate. Era risultata negativa al primo tampone Covid e positiva al secondo; ciononostante la sua morte non sembra essere legata al virus. Si sospetta che la militare deceduta e gli altri due in ricovero abbiano ingerito del cibo avvelenato durante la tappa dell’imbarcazione a La Goulet, in Turchia. A conferma di tale ipotesi ci sarebbe un’altra decina di membri dell’equipaggio che, dopo la cena, hanno riscontrato problemi gastrointestinali.

La salma della vittima è stata sequestrata dall’autorità giudiziaria che ne ha disposto l’autopsia per fare chiarezza sul giallo.

Per il momento, non è stata registrata alcuna positività al Vaiolo delle scimmie, ma nei prossimi giorni il monitoraggio sanitario proseguirà in maniera serrata, per scoprire le cause del presunto focolaio, di cui sembrerebbe essere esclusa l’origine virale.

Le autorità sanitarie di Napoli sono in attesa dell’ok da parte di quelle greche per poter eseguire i tamponi su tutte le persone a bordo della Prometeus.

Nella giornata di ieri (25 agosto 2022) i rappresentanti del Comune, dell’ Asl e dell’Usmaf si sono riuniti in prefettura per discutere su come procedere in merito alla situazione.

La Capitaneria di porto di Napoli ha creato un cordone intorno alla nave militare greca e si sta occupando di fornire assistenza ai passeggeri, ai quali è stato fatto assoluto divieto di scendere sulla terraferma.

Fonte : AGI

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