Nasce il “CoronaCheck”, il dispositivo per rilevare il Covid

La diagnosi per il Covid-19 potrebbe cambiare, il nuovo dispositivo “CoronaCheck” potrebbe sostituire i tamponi. La ricerca parte da Napoli

Si chiama “CoronaCheck” il nuovo dispositivo che potrebbe rivoluzionare la modalità di diagnosi della Sars-Cov-2 dicendo così addio ai tamponi molecolari e antigenici. Il nuovo strumento diagnostico è stato già testato.

Il “CoronaCheck”, è stato messo a punto da una tecnologia di proprietà della Exhalation Technology Ltd, start-up britannica che ha scelto l’Irccs Maugeri di Telese Terme (Benevento) e il team di Mauro Maniscalco, primario dell’Unità operativa di Pneumologia riabilitativa, per effettuare la sperimentazione del device. Il dispositivo permetterà di rilevare la presenza del virus dall’esalato, ovvero dall’aria espirata dal nostro corpo.

Il “CoronaCheck” è stato testato su oltre 100 pazienti positivi presso il Covid Hospital di Boscotrecase dell’Asl Napoli 3 (primario Francesco Stefanelli), in collaborazione con l’Istituto di chimica biomolecolare del Cnr di Pozzuoli (responsabile Andrea Motta).

Il professore Mauro Maniscalco, riguardo al “CoronaCheck” così come riportato anche da Napolitoday.it, ha spiegato quanto segue: “Il dispositivo è in grado di rilevare la presenza o assenza del virus nel respiro di soggetti, sia positivi sia negativi, sintomatici ed asintomatici, tramite un sensore elettrochimico che potrebbe essere presto destinato alla produzione di massa per soddisfare le esigenze di screening a livello globale”.

L’aspetto straordinario del dispositivo “CoronaCheck” è la rapidità di raccolta del campione e di analisi, e la non invasività, ed è in grado di offrire un risultato in circa sei minuti. Inoltre, il campione non richiede nessuna ulteriore pratica di laboratorio, e la portabilità del dispositivo lo rende utilizzabile in ogni luogo.

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