Napoli, tenta il suicidio per un gioco. Salvato dal padre
A Napoli un 20enne ha tentato il suicidio ubbidendo a un videogioco. A salvarlo il padre, finito in ospedale per essersi ferito nel salvataggio
A Napoli un altro caso di tentato omicidio. Il protagonista è un 20enne di nome Vincenzo che avrebbe provato a lanciarsi giù per ubbidire al comando di un videogioco, mentre era alle prese con una sfida con altri utenti in rete. A riferirlo con un post su Facebook è Don Salvatore Cinque, parroco della chiesa Santi Alfonso M. de Liguori e Gerardo di Miano: “Ieri sera (22 gennaio) un giovane del nostro rione S. Gaetano Vincenzo, è stato salvato in tempo dal padre che tentava di lanciarsi giù solo perché il gioco lo aveva detto. Il padre è all’ospedale per salvare il figlio cadendo per le scale. Possibile che un gioco che è occasione per divertirsi diventa un dramma?”.
Il ragazzo è ricoverato in ospedale, sedato mentre il padre, ferito, non ha riportato danni gravi.
Una situazione questa, aggravata ulteriormente dalla pandemia e dalle restrizioni che, da quasi un anno a questa parte, non consentono la possibilità di socializzare. La mancanza di socialità è un disagio a cui giovani e bambini sono ormai “abituati”, che trovano spazio per interagire solo tramite smartphone e computer.
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