Napoli, senti Rosati: “Non ero felice, Firenze mi ha fatto rinascere”
Dopo la bella prestazione in Coppa Italia contro il Benevento, Antonio Rosati parla del suo passato: “arrivavo da un momento non felice della mia carriera, a Firenze invece ho trovato affetto”. C’entra il Napoli?
Antonio Rosati, un passato in maglia azzurra come secondo di Morgan De Sanctis, è stato il protagonista assoluto della vittoria della Fiorentina contro il Benevento di ieri sera in Coppa Italia. Con le sue parate, infatti, l’estremo difensore di Tivoli – terzo portiere della squadra – ha tenuto in piedi la Viola dagli attacchi coriacei dei giallorossi. Dopo la prestazione ha poi rilasciato una lunga intervista pubblicata sui canali ufficiali della Fiorentina dove ripercorre anche il suo passato.
“In tutta sincerità vi dico che sono stati tre giorni abbastanza tesi perché non giocavo da molto”, spiega l’ex portiere del Napoli. E continua: “L’ultima volta che è successo non c’era pubblico e non c’erano obiettivi, mentre la gara di ieri era importante perché serviva superare il turno. C’era un po’ di tensione, non sono stato il solito burlone in questi tre giorni ma alla fine è andata bene. Terracciano? Durante la settimana e le partite di solito sono io a stare vicino a lui e gli altri giocatori, stavolta ha voluto ricambiare. Mi è stato vicino dandomi dei consigli, ho cercato di prendere tante cose da lui, Dragowski e Cerofolini perché anche a 38 anni si può migliorare“.
“Cerco di prendere spunti da tutti – continua Rosati –. Pietro è un ottimo compagno di squadra e un ottimo portiere. Tifosi? Mi fa piacere che loro apprezzino quello che faccio quotidianamente. Italiano? Con lui il ruolo del portiere è fondamentale nell’impostazione del gioco. L’estremo difensore è sempre partecipe e chiamato in causa, è un bene perché così rimani sempre con l’attenzione alta”.
Il passato: “Firenze? Venivo da un momento non felice”. Frecciatina al Napoli?
Rosati ha poi proseguito l’intervista scavando anche nel suo passato. E spunta quella che potrebbe essere interpretata come una frecciatina alla squadra azzurra: “La prima volta che sono venuto qua (alla Fiorentina, ndr) arrivavo da un momento non felice della mia carriera. A Firenze ho trovato subito affetto da parte di tutti, mi hanno fatto rinascere moralmente”. L’estremo difensore, infatti, si è trasferito due volte in Viola proprio dal Napoli. Prima nel gennaio del 2014 (dopo un breve prestito al Sassuolo), poi in via definitiva esattamente un anno dopo.
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