19 Aprile 2024

Napoli, NutriAfrica ODV inaugura l’impianto alimentare “NA001”

Il macchinario verrà inaugurato domani, alle ore 15:30, presso l’ edificio 19/A del Policlinico Federico II di Napoli

Foto dalla pagina Fcebook Nutriafrica ODV

Nutriafrica ODV

NUTRIAFRICA ODV IMPIANTO ALIMENTARE – Domani, sabato 20 aprile, l’Associazione NutriAfrica ODV inaugurerà l’impianto alimentare “NA001”. L’impianto sarà dedicato ai professori Maria Adalgisa Nicolai e Alberto Ritieni, docenti dell’università Federico II recentemente scomparsi.

L’evento si svolgerà domani alle ore 15:30, presso l’ edificio 19/A del Policlinico Federico II di Napoli.

NutriAfrica ODV inaugura l’impianto alimentare “NA001”: la produzione

L’impianto”NA001″ è composto da una tostatrice, un mulino a martelli, un mulino a sfere e un compressore d’aria a supporto. L’intento del macchinario è quello di produrre il NutriMax. Si tratta di un alimento in crema per la cura della Malnutrizione Acuta Severa nei bambini al di sotto dei cinque anni, nei Paesi in via di Sviluppo.

Il NutriMax è elaborato da Vincenzo Armini, fondatore di NutriAfrica ODV, durante il periodo del suo primo dottorato, conseguito presso il Dipartimento di Agraria della Federico II. Ad oggi è in fase di perfezionamento nel corso del suo secondo dottorato presso il Dipartimento di Farmacia del medesimo ateneo.

Dopo la produzione sperimentale a Napoli, il NutriMax sarà prodotto in Uganda, con ingredienti locali: soia, sorgo, spirulina essiccata, zucchero di canna e olio di girasole.

Le parole di Vincenzo Armini

Queste le parole di Armini sull’impianto che verrà augurato domani:

L’impianto “NA001″ è un traguardo importante per la nostra associazione, perché ci consentirà di lavorare sulla formula e perfezionarla. In questo modo, tra circa un’anno, potremmo spostare la produzione in Uganda e mettere a disposizione della popolazione locale, non solo un nuovo alimento terapeutico pronto all’uso, ma anche una tecnologia, per poterlo produrre in autonomia, con ingredienti facilmente reperibili, a costi accessibili. Così daremo loro uno strumento in più per rendersi indipendenti dalle grandi multinazionali, che gestiscono il mercato degli alimenti terapeutici. Tutto questo si sta realizzando grazie a una raccolta fondi, attivata dal basso. A sostenere il nostro progetto, dal punto di vista scientifico, ci sono stati fin dall’inizio, i professori Maria Adalgisa Nicolai e Alberto Ritieni, due dei miei maestri, che abbiamo deciso di ricordare dedicando loro il nostro primo impianto.

Fonte: Il Mezzogiorno

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