6 Gennaio 2020

Napoli-Inter, azzurri chiamati a gettare il cuore oltre l’ostacolo

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Napoli-Inter, match importantissimo per gli azzurri di Rino Gattuso. Azzurri chiamati a rialzare la testa e gettare il cuore oltre l’ostacolo

Napoli-Inter, 90 minuti al fischio d’inizio del primo match del nuovo decennio.

Anno nuovo, stesse problematiche per il Napoli guidato da Rino Gattuso che, pronti via, si trova ad affrontare la compagine nerazzurra, prima candidata – assieme alla solita Juventus – a vincere il titolo.

Lo ha detto ieri in conferenza stampa di presentazione del match, il tecnico ex Milan:

Non dobbiamo pensare al ciclo terribile che ci aspetta, dobbiamo pensare solo a domani. L’Inter è in uno strepitoso momento di forma, è messa molto bene tatticamente ed è guidata da un grande allenatore.

Occorre fare un’ottima prestazione, dobbiamo fare la partita perfetta: una partita come quella di Sassuolo ci condannerebbe“.

Gli azzurri sono chiamati ad una grande prova di maturità e concentrazione: il lavoro voluto dal tecnico calabrese è molto diverso da quello di Carlo Ancelotti.

La squadra si sta adeguando a carichi di lavoro diversi, a ritmi diversi, ad un’idea di gioco profondamente diversa.

La compagine partenopea dev’essere puntellata in alcuni ruoli chiave, come quello del terzino sinistro e del regista di centrocampo.

Gattuso lo sa i ragazzi lo hanno sperimentato sul campo: Allan non può fare il regista di centrocampo, se non per una momentanea emergenza.

Il Napoli cerca Lobotka, ma adesso Gattuso deve fare affidamento sulla rosa a disposizione, che sta lavorando duro e si sta affidando con fiducia e voglia alla nuova guida tecnica.

La SSCN dovrà fare a meno di Dries Mertens, volato in Belgio per mettere a posto il problema agli adduttori da cui non è ancora guarito.

La squadra capitanata da Insigne è chiamata a dare il massimo, con le forze a disposizione, con l’unione del collettivo, che può sopperire anche ad alcune oggettive carenze della rosa.

Gattuso è stato chiaro: “Roma non è stata costruita in un giorno: dobbiamo avere pazienza e tenere duro. Ci sarà da soffrire, e bisognerà farlo senza andare nel panico“.

Napoli-Inter è soprattutto una sfida del Napoli ai propri limiti, alle proprie paure, ai problemi che la squadra si porta dietro dalla scorsa estate e che si erano manifestati in modo evidente fin dal girone di ritorno dello scorso campionato.

Napoli-Inter è l’occasione per ridare fiducia a chi sembra essersi perso, vedi Fabian Ruiz, su cui il mister continua a puntare fortemente.

E’ la responsabilità di Insigne, che dovrà caricarsi la squadra sulle spalle e portarla al di là dei propri limiti, e di tutta la rosa a disposizione, che dovrà affrontare un ciclo di ferro.

L’allenatore, ieri, lo ha ribadito con forza: “La squadra mi sta dando tanto. I ragazzi si sono messi tutti a disposizione mia e del mio staff. Io sento di dover dare tutto me stesso a questi giocatori, per il modo maturo in cui stanno lavorando“.

Ed è sul gruppo che Gattuso punta, fortemente.

18 punti di distacco tra le due compagini sono tanti, la squadra – come ribadisce Rino – non è guarita, ma i giocatori hanno voglia di mostrare le loro qualità.

Bisogna essere bravi a raccogliere quanti più punti in palio, partita dopo partita“. Questa la cura Gattuso. Tra poco più di un’ora vedremmo la risposta dei ragazzi sul campo.

Intanto, gli spalti saranno meno vuoti, per questa sfida dell’Epifania: poco meno di 40.000 i tagliandi venduti.

La rinascita della squadra passa anche da qui.

Io e la squadra abbiamo una grande responsabilità: riaccendere la miccia nella gente, la passione. Portare di nuovo la gente allo stadio, con il veleno, la voglia di sostenere i ragazzi in campo“.

Una missione, questa, che pare avviata alla sua realizzazione.

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