Napoli, l’Ex Opg chiude per lutto l’Orientale
Occupazione simbolica e di protesta dell’Orientale per dire basta alle stragi di immigrati nel mediterraneo
[ads1]
NAPOLI, 19 APRILE – Anche Napoli mostra la sua indignazione nei confronti delle morti degli immigrati a largo delle coste italiane, nel Mar Mediterraneo, e lo fa tramite l’occupazione simbolica dell’Università Orientale. L’iniziativa, che “chiude per lutto” la facoltà, è nata ed è stata messa in atto dall’organizzazione politica Ex Opg occupato – Je so’pazzo –.
Queste alcune dichiarazione raccolte dagli attivisti membri della protesta: “É vergognoso il genocidio sistematico della componente migrante a cui assistiamo quotidianamente: politiche securitarie e repressive si moltiplicano insieme a dichiarazioni razziste e xenofobe dell’intero arco politico. Le immagini del filo spinato di Idomeni, del muro in Brennero, delle coste turche dopo l’indecente accordo siglato da Ue e Turchia, le file interminabili di esseri umani che subiscono lacrimogeni, fermi, deportazioni ci dimostrano che tutto questo non funziona e non possiamo più permettere che si vada oltre!“.
Dall’Università Orientale, gli attivisti, chiedono a gran voce che “il Comune di Napoli esponga un simbolo di lutto per la strage; che venga mandata una comunicazione a tutte le scuole di Napoli per effettuare un minuto di silenzio; che nelle scuole e le università si parli della strage“.
[ads2]
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO