20 Dicembre 2020

Napoli, continuano le proteste dei ristoratori

Foto di Positano News

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Continuano le proteste iniziate ieri a Napoli dopo la decisione del Presidente De Luca di far rimanere la Campania zona arancione. I ristoratori: “la merce acquistata per questi giorni che fine farà?”

Il Ministero della Salute aveva previsto un “cambio di colore” per la Campania. La Regione, fino ad oggi zona arancione, sarebbe “diventata gialla” fino al 24 dicembre, giorno dell’entrata in vigore del Decreto Natale. Non è stato dello stesso avviso, però, il Presidente della Regione Vincenzo De Luca che ieri, pur non potendo “modificare il colore” della Regione, ha annunciato una serie di misure restrittive che, nei fatti, portano la Campania alla stregua delle regioni in zona arancione. Un duro colpo per i ristoratori, la categoria economicamente più colpita dall’epidemia e dalle misure per contenerla. Ristoratori che, da ieri, stanno portando avanti le loro proteste bloccando alcune vie principali della città di Napoli.

Tra le strade bloccate questa mattina vi sono il lungomare e via Chiatamone. Centinaia di ristoratori hanno posto delle barriere in plastica e hanno bloccato il traffico in città. “È una dittatura, quest’ordinanza dev’essere assolutamente revocata“, tuona un manifestante. “È inammissibile, noi vogliamo soltanto lavorare – continua –, è stata chiesta udienza al governatore diverse volte. Il vicario del Prefetto ha ascoltato le nostre rimostranze, gli avevamo chiesto di farci lavorare almeno fino al 23. La merce acquistata per questi giorni adesso che fine farà?“. De Luca, al momento, non ha rilasciato alcuna dichiarazione e le proteste, con ogni probabilità, proseguiranno anche oltre la giornata di oggi.

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