Napoli, chiuso locale per 15 giorni ai Quartieri Spagnoli
Locale chiuso ai Quartieri Spagnoli di Napoli. Dopo un anno di sanzioni amministrative, scatta il provvedimento della Questura
Napoli, chiuso locale ai Quartieri Spagnoli a seguito di svariate segnalazioni e numerose sanzioni amministrative comminate nei mesi passate. La Polizia aveva multato il locale, tra febbraio e marzo scorso, per aver somministrato bevande alcoliche a minori.
Inoltre, all’interno del locale quattro soggetti erano stati trovati in possesso di stupefacenti e armi da fuoco. Il Questore di Napoli ha deciso per il provvedimento di sospensione per garantire la sicurezza dei cittadini.
Locale chiuso ai Quartieri Spagnoli: cosa è successo
Il Questore di Napoli, su proposta del Commissariato Montecalvario, ha disposto la sospensione per 15 giorni di un locale dei Quartieri Spagnoli. In particolare, sarà interrotta l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.
Infatti, tra febbraio e marzo 2024, gli agenti erano intervenuti presso l’esercizio commerciale in questione elevando sanzioni amministrative per svariate violazioni. I titolari avevano somministrato bevande alcoliche a minori di età compresa tra i 16 ed i 18 anni.
Inoltre, gli agenti avevano riportato anche violazioni in tema di impatto acustico. Sempre nello stesso periodo, i poliziotti, avevano sanzionato amministrativamente 4 soggetti per possesso di sostanze stupefacenti per uso personale ed uno di questi era stato, altresì, denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere poiché trovato in possesso di un coltello.
Nel locale venduti alcolici ai minori
Ad aggravare la situazione è stata sicuramente l’aspetto recidivo delle violazioni. Infatti, già ad ottobre del 2023, gli operatori avevano denunciato la titolare dell’attività commerciale per somministrazione di bevande alcoliche a minori. Per questo la Polizia ha deciso di provvedere alla chiusura del locale dei Quartieri Spagnoli.
In quella occasione, venduto alcolici a tre minori, di cui addirittura due minori degli anni 16. All’atto della vendita, il commerciante non aveva richiesto il documento d’identità, nonostante i caratteri somatici ne evidenziassero la minore età.
Non una prima volta, dunque, per un’attività che era già stata sanzionata amministrativamente per lo stesso motivo. Il provvedimento è dunque finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini.
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