19 Febbraio 2020

Napoli, beccati 223 “furbetti del pezzotto”

FOTO: notizieora.it

Napoli

Individuate e denunciate a Napoli 223 persone con il ‘pezzotto’ per vedere illegalmente i programmi delle Tv a pagamento

NAPOLI – A seguito di una lunga attività investigativa della Guardia di Finanza sono state individuate e denunciate 223 persone che avevano il cosiddetto ‘pezzotto‘ per vedere illegalmente i programmi delle Tv a pagamento.

Il ‘pezzotto’ è considerato un reato non solo per chi lo vende ma anche per coloro che ne usufruiscono, così come da comunicato della Guardia di Finanza.

Nella nota vi è scritto: “Il mercato della pirateria riveste un business molto fiorente che si poggia su una vasta platea di clienti che lo alimentano molto spesso ignari delle conseguenze cui si espongono e degli ingenti danni economici che tale pratica comporta sia ai titolari dei diritti sia all’economia nazionale”.

“Il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza –prosegue la nota– ha condotto una complessa e mirata attività che ha portato all’identificazione dei soggetti responsabili di aver acquistato abbonamenti pirata per accedere ai più diversi canali a pagamento; di questi, 223 sono già stati denunciati all’Autorità Giudiziaria competente. L’operazione è tuttora in corso e volta anche all’identificazione di ulteriori possibili soggetti coinvolti”.

“Acquistando abbonamenti di questo tipo i clienti si rendono responsabili del reato di ricettazione. La legge sul diritto d’autore prevede la confisca degli strumenti utilizzati per la fruizione del servizio; di conseguenza, ai 223 clienti in caso di condanna verranno confiscati il proprio televisore, computer e smartphone. Le sanzioni per il cliente prevedono, inoltre, la reclusione fino ad otto anni ad una multa di 25.000 euro, oltre le spese legali”.

“Acquistando questa tipologia di abbonamento -conclude la nota- il fruitore si trova a condividere con vere e proprie realtà criminali i propri dati personali, inclusi quelli anagrafici e bancari, lasciando pertanto traccia delle attività illecite effettuate ed esponendosi allo stesso tempo a rischi, anche informatici, di vario tipo”.

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