Napoli, arrestati gli uomini che hanno distrutto l’ospedale Pellegrini
Napoli, arrestati i parenti di Ugo Russo che nello scorso mese hanno distrutto il Pellegrini. Una vendetta adesso da scontare
A Napoli, nello scorso mese, c’è stata una sparatoria tra una babygang e i carabinieri in via Generale Orsini a seguito della quale un ragazzo di 15 anni, Ugo Russo, è stato ferito mortalmente ed è stato subito trasportato nell’ospedale Vecchio Pellegrini dall’ambulanza.
Nonostante i soccorsi immediati, per il ragazzo non c’è stato nulla da fare.
Come già accennato nel precedente articolo, alla triste notizia della morte di Ugo, alcune persone vicine al ragazzo avrebbero devastato l’intera area di accettazione del pronto soccorso. Oggi, a distanza di più di un mese da quel triste giorno, le indagini hanno fatto chiarezza sull’accaduto: 9 sono gli uomini che hanno saccheggiato l’ospedale Pellegrini e che adesso sono in custodia cautelare.
Tuttavia questa mattina fuori alla caserma Pastrengo il padre di Ugo ha partecipato ad una manifestazione di solidarietà nei confronti dei carabinieri dello scontro con la babygang.
“Se non ci fossero i vigili, la guardia di finanza, i carabinieri, lo Stato, noi usciremmo con le frecce come facevano gli indiani d’America” ha esplicitato nell’intervista del ilMattino.it
“Io non sto contro a nessuno. Io voglio solo la verità di quello che è successo[..]Quelli che condannano cacciano il veleno che hanno nello stomaco. Perché umanamente a tutti dispiace sapere che è morto qualcuno, indipendentemente da chi era la persona. Anche se mio figlio a soli 15 anni già era un criminale, non meritava di morire.”
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