8 Aprile 2019

Il Napoli di Carlo Ancelotti tra successi e delusioni…

Il Napoli di Carlo Ancelotti tra successi e delusioni. La prima stagione del tecnico di Reggiolo sulla panchina azzurra…

Napoli – Siamo giunti allo snodo decisivo dell’intera stagione calcistica 2018-2019 del Napoli di Carlo Ancelotti.

Tra soli tre giorni, infatti, gli azzurri scenderanno in campo per la partita più importante dell’anno, contro l’Arsenal, una delle favorite per la conquista dell’Europa League.

Il momento è estremamente delicato, soprattutto in considerazione della evidentissima flessione che la squadra sta mostrando, oramai da diverse settimane, in campionato.

E’ tempo di stilare qualche bilancio, per capire a che punto siamo ed in che condizioni arriviamo al match che decide l’intera stagione.

LA FLESSIONE IN CAMPIONATO

Negli ultimi due mesi, ovvero a partire dall’incontro con il Milan del 26/01, il Napoli ha conquistato 17 sui 33 punti in palio, perdendo punti preziosi contro Fiorentina, Torino, Sassuolo, Empoli e – proprio ieri – Genoa.

In mezzo, si registra anche l’amara sconfitta in Coppa Italia, proprio contro il Milan di Rino Gattuso, per 2-0.

A destare particolari preoccupazioni, non solo i risultati piuttosto modesti conseguiti contro squadre – sulla carta – nettamente inferiori al Napoli, ma anche l’approccio ad alcune gare, parso decisamente troppo molle e distratto.

Emblematico, in tal senso, l’andamento del match disputato proprio ieri al San Paolo contro i Genoani.

Nonostante la superiorità numerica ottenuta a metà del primo tempo ed una formazione di titolarissimi, la squadra non è riuscita ad imporsi sull’avversario.

QUESTIONE DI MOTIVAZIONI

Certamente, giocano un ruolo fondamentale in tal senso le motivazioni che stanno alla base delle varie prestazioni.

In Champions League, contro avversari di elevatissima caratura come il PSG ed il Liverpool, il Napoli non ha affatto sfigurato.

Anzi, si è reso protagonista di prestazioni in alcuni casi addirittura eccellenti ed è uscito in modo davvero sfortunato dalla maggiore competizione europea.

Altrettanto convincenti le gare disputate in Europa League, se si fa eccezione per quella di ritorno contro il Salisburgo, con una qualificazione archiviata per metà e messa vagamente in pericolo a causa di leggerezze e distrazioni evitabilissime.

E’ chiaro, dunque, che non sia la forma fisica la causa della pesante flessione registrata in Campionato, ma “la testa“, che non ha saputo trovare le giuste motivazioni in un torneo parso chiuso già due mesi fa.

ALL-IN SULL’EUROPA LEAGUE

La sensazione che si avverte è quella di un all-in sull’Europa League.

Una scommessa – ed una concentrazione di energie – che ricordano quella dello scorso anno, fatta da Mister Sarri e dai suoi ragazzi sul Campionato.

Quest’anno, in Campionato i giochi non si sono mai aperti veramente, e la distanza siderale che divide il Napoli dalla Juventus (ad oggi, ben 20 i punti di distacco) ne è una evidente prova.

Anche il pubblico pare essersi raffreddato in Campionato: durante questa stagione calcistica, si sono registrati dati di presenze al San Paolo in alcuni casi addirittura sconfortanti.

Anche ieri sera, nonostante i prezzi bassissimi ed un clima mite, nonostante una squadra saldamente al secondo posto, in un Campionato dove il gradino più alto del podio sembra non essere mai stato in discussione, l’afflusso all’arena di Fuorigrotta è stato bassissimo: circa 22.000, gli spettatori di Napoli-Genoa.

Dati sconcertanti, che denotano una disaffezione non verso la squadra ma verso un torneo, incapace di regalare emozioni.

Prevista un’affluenza molto più massiccia – infatti – per il match di EL contro l’Arsenal.

E non può trattarsi solo di un imborghesimento della tifoseria, come piace dire ad alcuni.

Forse qui si tratta anche dell’evidente mancanza di appeal di un campionato che pare già assegnato a settembre, anche in considerazione dell’abissale differenza tra i valori che scendono in campo.

 STAGIONE POSITIVA O FALLIMENTARE?

Il pubblico si divide tra le due visioni.

Per molti, aldilà di come andrà l’Europa League, i traguardi raggiunti quest’anno sono tali da archiviare la stagione in corso come ampiamente positiva: è solo la quinta volta nella storia della società, che il Napoli approda ai quarti di finale di EL.

Per altri, la distanza siderale dalla Juventus basta a derubricare la stagione in corso come decisamente fallimentare.

Ricordiamo che negli ultimi tre anni il Napoli ha chiuso rispettivamente a -9, -5 e -4 dalla vincitrice bianconera.

Sicuramente ci si aspettava una stagione di limbo per gli azzurri: il cambio allenatore lasciava presagire un periodo di adattamento al nuovo gioco.

Inoltre, mister Ancelotti ha voluto concedere ampio minutaggio anche alle “seconde linee”, proprio nell’ottica di oculati (e forse importanti) movimenti di mercato durante la prossima estate.

Il percorso in EL senza dubbio permetterà di valutare in modo definitivo la stagione degli azzurri.

Una stagione complicata, iniziata tra le polemiche di parte della tifoseria per il mancato acquisto di top player con cui rispondere all’approdo di CR7 a Torino e proseguita con la delusione di un distacco troppo ampio dai bianconeri.

Ma una stagione che non può in alcun modo dirsi deludente, in considerazione dello storico traguardo raggiunto con l’approdo ai quarti di finale di EL e dell’attuale piazzamento in campionato, che ci conferma la seconda forza di un torneo complicato e molto discusso.

LAVORO A META’

La sensazione è quella di un lavoro in fieri, di un’opera ancora i corso.

Lo stesso Ancelotti ha detto ieri, in conferenza post gara: “Abbiamo fatto le cose bene a metà, e non si lasciano le cose a metà”.

Ecco, siamo certi che questa stagione può aggiungere ancora tasselli importanti a quest’opera, e attendiamo fiduciosi la stagione che verrà per poter proseguire in un percorso di crescita che ha assunto forme diverse ma non si è mai arrestato veramente.

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