Napoletano ucciso a Milano, i killer confessano il movente
Nuove ombre sull’omicidio a Milano del napoletano. I killer avrebbero confessato cercando giustificazione in una violenza sessuale
Faida tutta napoletana a Milano. L’uomo ucciso ieri, Antonio Crisanti, 63 anni avrebbe abusato di una bambina proprio nel quartiere dove risiedeva.
I due killer, Emanuele Spavone, di 35 anni e Achille Mauriello di 27 ricordiamo, si erano presentati con uno scooter a Rozzano, dove tral’altro risiedeva anche Crisanti.
Il primo avrebbe sparato cinque colpi di pistola, uccidendo lo stesso Crisanti che era in un un parco nei pressi del supermercato Gigante in viale Lazio a Rozzano con sua figlia e un nipotino.
Le forze dell’ordine stanno in queste ore indagando per capire se ci siano delle realtà ancora da capire e se soprattutto questo omicidio sia collegato a un altro omicidio avvenuto proprio ieri, in mattinata ancora a Milano dove è morto un 64enne napoletano, già noto alle forze dell’ordine.
L’omicidio di Binasco
Il secondo omicidio infatti ha tutto l’aspetto di un agguato camorristico.
L’uomo ucciso viveva a Binasco, sposato con due figlie e alcuni precedenti penali per associazione a delinquere e ricettazione di sigarette.
Fonte Ilmattino.it
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