26 Febbraio 2019

Sorbillo invita nella sua pizzeria i rifugiati dello SPRAR

Gino Sorbillo invita i rifugiati dello Sprar di Caserta per “Una pizza contro il razzismo”. Segnale di accoglienza e condivisione

Oggi pomeriggio i rifugiati e chiedenti asilo dello SPRAR di Caserta sono stati ospiti di Gino Sorbillo nella sua storica pizzeria per “Una pizza contro il razzismo“.

Si tratta di ragazzi che hanno partecipato a tirocini professionali per pizzaioli e che sono impegnati in diverse attività sul territorio.

Tradizioni e culture che si fondono grazie a questi ragazzi africani che hanno sposato questo progetto per imparare l’arte dei pizzaioli.

L’iniziativa poi con Sorbillo nasce dalla volontà di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del razzismo.

Il noto pizzaiolo napoletano è sempre stato, infatti, in prima linea contro il razzismo come quando si tinse il viso di nero per difendere il calciatore azzurro Kalidou Koulibaly, vittima di cori razzisti durante il match contro l’Inter al San Siro.

Questa collaborazione con i ragazzi dello SPRAR nasce grazie alla vicinanza che questi ultimi hanno dimostrato a Sorbillo dopo l’ultimo attentato subito.

“Sono stato contattato – racconta Sorbillo – dal responsabile dello SPRAR per dare un segnale di accoglienza, apertura e condivisione qui nel centro storico di Napoli che sta attraversando un momento molto difficile. Spero sia solo il primo di una serie di incontri e scambi di amicizia e accoglienza anche per dare un segnale su territorio che sta diventando difficile e dove ci sono pregiudizi e atti violenti. Io ci metto la faccia e do’ loro un grande benvenuto, il mio locale e’ aperto a tutti, a tutte le culture e i colori della pelle”.

“Spero possano esserci ulteriori occasioni di incontro –ha affermato il noto pizzaiolo, che ha poi commentato gli spari verso la pizzeria Di Matteo – c’è un popolo del giorno fatto di cittadini, turisti, studenti e lavoratori che rappresenta il meglio di Napoli. Poi c’è questo popolo notturno che scende in strada per intimidire. Dobbiamo resistere tutti insieme”.

 

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