Napoletani in Messico, a febbraio inizia il processo contro i poliziotti
Napoletani in Messico: dopo la scomparsa di Vincenzo Cimmino, Raffaele e Antonio Russo, le indagini vedono colpevoli quattro agenti
Continua a far discutere il caso dei tre Napoletani scomparsi in Messico il 31 gennaio 2018.
In seguito alla scomparsa di Vincenzo Cimmino, Raffaele e Antonio Russo, la polizia messicana e i carabinieri hanno avviato le indagini. Successivamente anche altre istituzioni come l’Ambasciata Italiana in Messico, la Farnesina e il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio hanno preso parte al caso diplomatico.
Adesso, ci sono delle novità sulla vicenda del sequestro di questi cittadini partenopei.
Il giorno 22 febbraio dovrà aver inizio il processo che vede colpevoli alcuni agenti di polizia messicani, accusati di aver consegnato i tre napoletani ad alcuni narcotrafficanti.
A darne notizia è il quotidiano La Repubblica.
Inseguito, i due avvocati Claudio Falleti e Joaquin Esparza Mendez assisteranno i familiari dei tre napoletani scomparsi in Messico nei prossimi giorni.
L’avvocato Falleti ha ringraziato le istituzioni che hanno preso parte al caso e ha ribadito la necessità di aiutare tutte le famiglie italiane con casi di omicidio o sequestro di persona all’estero. Infine cita il caso di Luca Ventre, l’italiano ucciso in Uruguay la cui famiglia aspetta ancora giustizia.
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