9 Aprile 2021

Musicisti in gabbia: la voce contro il silenzio e l’isolamento

Musicisti in gabbia: la voce contro l’isolamento degli artisti durante la pandemia. La protesta va in scena in piazza San Modesto, a Benevento

Musicisti in gabbia per denunciare la condizione di crisi e l’isolamento dei professionisti dello spettacolo e la prigionia della cultura: la voce contro il silenzio.

La protesta

A combattere questo silenzio rumoroso sono gli artisti che con l’emergenza pandemica hanno visto il duro ridimensionamento del settore nella società. Una rappresentanza, però, che pesa a viva forza. A Piazza San Modesto a Benevento, ieri pomeriggio, 8 aprile, artisti locali e attivisti hanno organizzato l’happening suscitando l’approvazione di tutta la comunità. “Un evento d’avanguardia che si focalizza non tanto sull’oggetto, ma su ciò che accade“.

I musicisti in gabbia hanno invitato i passanti a unirsi alla causa, proiettandoli nelle sbarre che soffocano la cultura da più di un anno. Una protesta, una voce – una forte voce -, una denuncia sociale, un evento in ideale continuità con l’interruzione della messa della Domenica delle Palme alla Basilica della Madonna delle Grazie, durante la quale un gruppo di artisti aveva “stigmatizzato la chiusura dei luoghi di cultura”. 

Lo sdegno e il paradosso (se così potrebbe definirsi): “Mentre va giustamente in scena lo spettacolo della fede, lo spettacolo della vita è interrotto da troppo tempo”, “libertà di culto, libertà di cultura”. I musicisti in gabbia hanno riportato tra le vie beneventane note e musica: segno di libertà. Il tutto avvolto dalle “sbarre burocratiche che hanno condannato alla reclusione la musica e l’arte”. 

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