9 Novembre 2015

Il museo civico ”Gaetano Filangieri” sarà riaperto al pubblico

museo civico

Museo civico Filangieri, riapertura con una ”camera delle meraviglie”, tra un ritorno al passato e uno sguardo attuale allo stile contemporaneo

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Il museo civico privato Gaetano Filangieri”, situato in via Duomo a Napoli, allestito nel Palazzo Como del quattrocento, edificio costruito da ricchi mercanti del Rinascimento toscano, riaprirà le porte al pubblico, regalando un viaggio tra passato e presente.

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Il museo civico ”Gaetano Filangieri” sarà riaperto al pubblico

Storicamente il museo civico fu una birreria e alloggiamento per militari spagnoli e se ne arrivò a conservare solo la facciata in bugnato ed i muri laterali, poi, successivamente, Gaetano Filangieri, principe di Satriano, dal quale ne deriva il nome, ne finanziò i lavori di riedificazione, credendo nel potenziale valore di com’è collocato e fondandone con il consenso del Consiglio Comunale, un museo civico per conservarne le sue innumerevoli raccolte d’arte.

I lavori iniziarono nel 1883 e terminarono nel 1888 e l’8 novembre dello stesso anno il museo fu aperto al pubblico.

Gaetano Filangieri, con la sua eloquenza e profonda conoscenza giuridica resta una figura tipica dell’intellettuale dell’800 e le sue innumerevoli passioni emergono in questa collezione allestita nello storico museo Filangieri. Vi sono inoltre conservati più di 3.000 oggetti, tra cui armi, armature, vestiti cinesi, medaglie, porcellane, maioliche, biscuit, avori, pastori presepiali, 7.000 monete di varie epoche, una biblioteca a quadreria con 30.000 volumi ed archivio storico con documenti dal XIII al XIX secolo.

Per non parlare poi di famose sculture come il Busto del Canova e tantissimi dipinti tra cui molti quadri del ‘600 napoletano, di Jusepe de Ribera, Mattia Preti, Andrea Vaccaro, Luca Giordano e Battistello Caracciolo. Dalla raccolta è evidente il clima dell’epoca in cui Gaetano Filangieri visse, uno scontro tra la fiducia del Positivismo con l’esaltazione del progresso scientifico, tecnologico e dell’evoluzione sociale ad una tendenza poi ad una spiccata sensibilità del Romanticismo, basata sull’immaginazione, con le sue fughe esotiche ed una profonda rivalutazione dell’individuo.

800px-José_de_Ribera_040Il 22 maggio 2012, il museo dopo 13 anni di chiusura ha riaperto e nel luglio 2013 è nata l’Associazione ”Salviamo il museo Filangieri”, a cura del presidente Maria Piera Leonetti, ONLUS, nata con lo scopo di sostenere il museo in tutte le sue iniziative e diffonderne la conoscenza. Dal prossimo mese di dicembre la ”Sala Carlo”, con il suo sapore rinascimentale e la ”Sala Agata”, con la stupenda pavimentazione disegnata da Filippo Palissi ed allestita a quadreria saranno visitabili.

Il 21 novembre il museo civico, senza dimenticarsi del passato, darà spazio al presente, in quanto artisti, come Isabella Ducrot, Gianni Pisani, Angelo Casciello, Giuseppe Desiato, Franco Cipriano, Baldo Diodato, doneranno una loro opera al museo, confermandone la riapertura in un clima contemporaneo, sarà così un nuovo inizio.

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