12 Luglio 2019

Museo archeologico: riapre la collezione Magna Grecia

Dopo più di 20 anni riapre la collezione Magna Grecia al Museo archeologico nazionale di Napoli. In 14 sale esposti oltre 400 reperti provenienti da tutto il Mezzogiorno

È un tuffo nell’antico passato della nostra parte di penisola quello che aspetta i visitatori del Museo archeologico nazionale di Napoli grazie alla riapertura delle 14 sale dedicate alla Magna Grecia. Una sezione dell’edificio chiusa dal 1996 e restituita al pubblico per concedere un’avventura a spasso nella storia. “È un unicum mondiale nell’archeologia museale – dichiara il direttore Paolo Giulierini – i visitatori potranno letteralmente camminare nella storia”.

Già, camminare nella storia! Infatti, le sale che ospiteranno più di 400 reperti provenienti da tutto il Mezzogiorno, sono pavimentate con mosaici originali di epoca romana provenienti da Ercolano, dalla villa imperiale di Capri, Stabiae e da alcuni edifici di Pompei. I visitatori riceveranno all’ingresso degli appositi copri-scarpe per poter godere dell’esperienza senza apportare danni. L’accesso sarà permesso ad un massimo di 200 persone contemporaneamente.

“Restituiamo oggi al Museo archeologico di Napoli una parte fondamentale della sua identità grazie al riassetto dell’ala occidentale dell’edificio”, commenta Giulierini. Il direttore spera che la collezione possa rappresentare una spinta per il turismo di tutto il Meridione.

Tra i reperti, risalenti in gran parte alla colonizzazione greca d’Occidente, si trovano crateri monumentali, oreficerie e dipinti, tra cui spiccano le lastre della Tomba delle Danzatrici di Ruvo, passando per “rhyton” (calici), elmi e pettorali in bronzo. Un vero e proprio viaggio che parte dall’VIII secolo a.C., racconta la conquista greca e la contaminazione con le popolazioni locali, fino alla conquista romana.

Come si legge dal comunicato del Museo, a partire dal 22 luglio verrà applicato un sovrapprezzo di €1,50 a persona. La quota sarà indispensabile per la manutenzione e pulizia delle superfici musive.

Nell’ultimo periodo, il Mann ha registrato un notevole incremento dell’affluenza grazie anche all’esposizione delle opere dello scultore Antonio Canova.

 

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