Monza Napoli, è la vittoria del rammarico
Monza Napoli, è la vittoria del rammarico per gli azzurri che avrebbero potuto recitare un ruolo decisamente diverso in campionato.
MONZA NAPOLI, È LA VITTORIA DEL RAMMARICO – La contestazione in Brianza attiva i linfociti della memoria per gli azzurri: reminiscenze dei Campioni d’Italia, che riemergono in 780” di lucida follia. Trailer doloroso e postumo di una stagione tribolata, con rilevante rammarico quotidiano. Che non giustifica un rendimento ben distante dal proprio potenziale. Divenuto ulteriormente doloroso con il tricolore sul petto. E l’amarezza nel cuore. Due metri e ventitré di strapotere fisico ed atletico nel cielo non limpido di Monza per Victor Osimhen, che ricorda di essere un bomber implacabile. E salta letteralmente sull’impotente Izzo, che non crede ai suoi occhi. È la scintilla che riaccende il fuoco sacro. Fiamma ardente che arma i mancini potenti e velenosi di Matteo Politano e Piotr Zielinski. Con l’attaccante romano, che rievoca la prodezza in finale di Champions League di Zidane, quando vestiva la maglia del Real Madrid.
MONZA NAPOLI, C’È GLORIA ANCHE PER RASPADORI
Il Napoli della prima frazione di gara è in linea con l’andamento stagionale. Timido, impaurito. Senza mordente. E con un atteggiamento di superficialità. Ben lontano dalle possibilità e dalle caratteristiche intrinseche di un gruppo, che avrebbe potuto redigere pagine di un campionato differente. Dalle stanze dell’horror al museo di arte contemporanea. In tredici minuti gli azzurri cambiano il volto della gara. E quando Colpani dimostra per l’ennesima volta il suo talento, si riporta immediatamente in vantaggio di due lunghezze. Grazie al contributo di un ragazzo sottovalutato, che il prossimo allenatore farebbe bene ad inserire nel proprio programma tattico. Giacomo Raspadori cala il poker ed esulta in trasferta dopo cinque mesi. Era il giorno di San Carlo, a Salerno durante gli ultimi atti di Garcia. Quando già era chiaro l’andamento della stagione. Proseguita con rammarico ed amarezza. Con i successivi ribaltoni in panchina, che non sono serviti a correggere il corso degli eventi.
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Foto: Profilo Facebook SSC Napoli
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